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ANESTETICI

di Franco ROSSI - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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ANESTETICI (III, p. 259)

Franco ROSSI

Anestetici volatili. - Notevoli progressi si sono fatti in questo campo, anche grazie alla invenzione di speciali apparecchi per anestesia che permettono il ricupero degli anestetici dall'aria espirata e la reintroduzione negli apparecchi stessi. In tal modo sostanze costose, come il ciclopropano, possono utilizzarsi senza perdite (v. anche anestesia, in questa Appendice).

Nel 1933 venne praticata per la prima volta l'anestesia sull'uomo con l'etere divinilico (Vinesthene, Vinethene), liquido chiaro, molto volatile, instabile, facilmente polimerizzabile dagli acidi. Si trova in commercio mescolato con il 3,5% di alcool assoluto e 0,01% di fenolftaleina come stabilizzante, in atmosfera di azoto. Si impiega per rafforzare l'anestesia da protossido d'azoto-ossigeno, ed è particolarmente usato in ostetricia, in odontoiatria ed in otorinolaringoiatria. Un altro additivo delle miscele protossido d'azoto-ossigeno è l'etere etil-N-propilico, meno volatile e di odore meno acre del precedente. Pure usata è la tricloroetilene (trilene), liquido incolore non infiammabile e privo di pericoli d'esplosione. Il suo uso come anestetico, per anestesia generale o per anestesia leggera, associata in tal caso a ossido di azoto e ossigeno, si è diffuso dopo il 1939, per merito del chimico Chalmers. Non può usarsi negli apparecchi a ricupero con assorbimento dell'anidride carbonica in alcali poiché a contatto con gli alcali la tricloroetilene dà luogo a prodotti tossici. Più recente è l'introduzione del ciclopropano, gas incoloro che si trova in commercio compresso in cilindri. Esso presenta l'inconveniente di formare miscele esplosive con l'ossigeno e in passato diede luogo a parecchi incidenti anche mortali. La sua azione è simile a quella dell'etere etilico.

Anestetici non volatili. - In questa categoria di anestetici la serie dei barbiturici ha acquistato sempre maggior sviluppo, con prodotti per uso endovenoso e rettale, talvolta impiegati in associazione con anestetici volatili.

Tipici di questa serie il sec.-buti 1-β-bromoallilbarbiturato sodico (Penthotal sodico), la β-bromoallil-amil-sec.-malonilurea (Rectidon, per uso rettale), il β-bromoallil-isopropil-N-metil-barbiturato sodico (Eunarcon, R 1238), il 5-(1-cicloesen-1-ile)-1,5-dimetilbarbiturato sodico (Evipan sodico), l'1-metilbutil-etilbarbiturato sodico (Nembutal), l'acido 1-metil-5,5-allil-isopropilbarbiturico (Narconumal), l'isoamil-etil-tiobarbiturato sodico (Venesetic), ed infine il sale sodico dell'acido 5-Δ2-cicloe- senil-5-allil-2-tiobarbiturico (Kemithal), introdotto nella pratica nel 1946. Un derivato del bromalio, affermatosi nell'anestesia endovenosa, è l'alcool tribromoetilico (Avertina).

Anestetici locali. - La ricerca di sostanze aventi l'azione della cocaina, ma non gli inconvenienti, ha portato alla preparazione di alcuni prodotti, tra cui vanno ricordati il cloridrato di 1,4-aminobenzoil-2-dimentil-3-dietilaminopropanolo (Larocaine), assai simile alla novocaina per costituzione, di efficacia doppia di quella della cocaina; il cloridrato di propil-benzoil-d-ψ-ecgonina (Neopsicaine), da 5 a 10 volte più attivo della psicaina; il solfato di p-aminobenzoil-dibutilamino-propanolo (Butyn), specialmente adatto per anestesia nasale ed oftalmica.

Bibl.: Lebeau e Courtois, Traité de Pharmacie Chimique, 3ª ed., 1946; Adriani, in The Chemistry of Anesthesia, 1945.

Vedi anche
novocaina Nome originario, registrato, di uno dei più vecchi anestetici locali (1907), derivato dall’acido para-amminobenzoico, ora generalmente noto con il nome comune di procaina; già di vastissimo impiego, la sostanza è largamente sostituita da anestetici più potenti e ad azione più lunga. appendice vermiforme In anatomia, prolungamento cilindrico dell’intestino cieco, detto anche appendice cecale (➔ appendice). ètere etìlico Composto chimico organico, liquido estremamente infiammabile con basso punto di ebollizione, com. utilizzato come solvente. Viene impiegato anche come fluido di avvio nei motori diesel e a gasolio. trielina Composto chimico, denominato anche tricloroetilene; di formula CHCl=CCl2; liquido incolore, non infiammabile, che bolle a 87 °C, miscibile con molti solventi organici, praticamente immiscibile con l’acqua. Si prepara industrialmente per deidroclorurazione del tetracloroetano a circa 300 °C in presenza ...
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  • OTORINOLARINGOIATRIA
  • ANIDRIDE CARBONICA
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Altri risultati per ANESTETICI
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    Enciclopedia Italiana (1929)
    Con questo nome, come anche con quello di narcotici, si indicano le sostanze che, insieme con altre azioni esercitate sull'organismo, hanno in special modo quella di abolire la sensibilità. Si può rendere insensibile solamente un dato punto del corpo, praticando l'anestesia (v.) locale o periferica, ...
Vocabolario
anestètico
anestetico anestètico agg. e s. m. [der. di anestesia] (pl. m. -ci). – 1. Farmaco che induce anestesia, che ha cioè la capacità di abolire la sensibilità, in special modo quella dolorifica: a. generali, detti anche narcotici, quelli usati...
antidolorìfico
antidolorifico antidolorìfico agg. e s. m. [comp. di anti-1 e dolorifico] (pl. m. -ci). – Di sostanza che sopprime o attutisce il dolore: sono tali gli anestetici locali, gli antialgici ad azione diencefalica e quelli ad azione corticale;...
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