ANDROPOGON (dal gr. ἀνήρ, ἀνδρός "uomo"; πώγων, "barba"
Genere di Graminacee, della sottofamiglia Panicoidee, tribù Andropogonee. Questo genere, istituito da Linneo, ha subito fino ad oggi per la sua estensione una grandissima trasformazione a seconda degli autori. Furono da prima escluse da esso parecchie specie appartenenti ad altri generi; altre specie invece, che Linneo aveva descritte in generi diversi (Saccharum, Holcus, ecc.), furono incorporate in questo. Oggi si hanno due tendenze opposte negli studiosi, appoggiate a due opere fondamentali, l'una unionista, che fa del genere Andropogon un genere ricchissimo di specie, sostenuta da E. Hackel (Andropogoneae, in A. de Candolle, Monographiae Phanerogamarum, VI, Parigi 1889); l'altra separatista, per la quale il genere è stato diviso in parecchi generi e l'Andropogon propriamente detto è ridotto a un numero relativamente esiguo di specie, sostenuta dal Nash (Graminaceae, in Flora of North America) e da O. Stapf (Graminaceae, in Flora of Tropical Africa, IX, Londra 1917-20). Non c'è dubbio che i generi istituiti con lo smembramento dell'antico genere Andropogon rispondono a caratteri importanti, che interessano il fiore ed annessi e anche il portamento della pianta, per cui è giustificata la divisione del genere ed è utile specialmente per le flore tropicali che possiedono un rilevante numero di specie. Per le flore delle regioni temperate, come la nostra, cui interessano un esiguo numero di specie, può essere più comodo mantenere unito il genere. Lo studio della tribù delle Andropogonee (v. graminacee) è tra i più difficili del regno vegetale, per la grande complicazione dei caratteri, desunti spesso da parti fiorali minute e nascoste. Ci limitiamo perciò qui ad indicare le specie italiane e le più importanti per l'industria.
A. distachyus L.; A. grillus L. (Chrysopogon grillus Trin.): erba da spazzole, quadro, squari, trebbia, brecco; A. hirtus L. (Hyparrhenia hirta Stapf): barbone; A. ischaemum L. (Amphilophis ischaemum Nash): piè di pollo e sanguinella; A. pertusus W. (Amphilophis pertusa Stapf): lastrea; A. panormitanus Parl. (Amph. panormitana Chiov.); A. schoenanthus L. (Cymbopogon schoenanthus Spreng.): squinanto; A. nardus L. (Cymb. nardus Rendle sp.): erba citronella; A. citratus DC. (Cymb. citratus Stapf): erba limone; A. Martini Roxb. (Cymb. Martini Stapf): erba palmarosa; A. proximus Hochst. (Cymb. proximus Stapf); A. connatus Hochst. (Cymb. connatus Chiov.); A. nervatus Hochst. (Cymb. nervatus Chiov.); A. densiflorus Steud. (Cymb. densiflorus Stapf): A. zizanioides (L.) Druce (Vetiveria zizanioides Stapf): Vetiver; A. contortus L. (Heteropogon contortus Pers.): barbone attorcigliato; A. sorghum (L.) Brot. (Sorghum vulgare Pers.): sorgo, dura.
L'A. distachyus L. è un'erba perenne cespugliosa con culmi ramosi portanti alla sommità due spighe geminate verdi più o meno tinte di rosso. È uno dei costituenti dei foraggi spontanei sulle colline apriche di tutta l'Italia. Essa è diffusa in tutta la regione mediterranea; in Eritrea, Abissinia, Mozambico, Congo, Camerun, isole Canarie, Africa meridionale, Arabia tropicale.
L'A. ischaemum L. è un'erba perenne cespugliosa con culmi portanti alla sommità un ciuffo di 5-10 spighe sottili violacee, densamente coperte di lunghi peli serici, per cui talvolta sembrano biancastre. È pure uno dei costituenti dei foraggi spontanei nelle località più aride, assolate e pietrose; non ha però grande importanza. È comune sulle colline e nelle pianure alluvionali di tutta l'Italia. È diffusa in tutto l'emisfero settentrionale temperato.
L'A. panormitanus Parl. è simile al precedente, ma se ne distingue per le infiorescenze costituite di un numero maggiore di spighe (da 10 a 50) e la spighetta sessile con la gluma sterile esterna con una profonda fossetta rotonda nel centro, che manca nella specie precedente. È una specie endemica della Sicilia occidentale presso Palermo e Trapani. È affine all'A. pertusus W., che è una specie dell'Africa tropicale.