MELVILLE, Andrew
Nato a Baldovy in Scozia il 1° agosto 1545, morto a Sedan in Francia nel 1622. È uno dei capi della chiesa riformata presbiteriana scozzese e insieme una figura predominante nella storia della cultura teologica di quel tempo. Proveniente da una famiglia di militari si diede agli studî teologici frequentando le università di Parigi e di Poitiers, e finalmente di Ginevra, dove si trovava all'epoca della strage di S. Bartolomeo. I rifugiati riformati francesi erano numerosi a Ginevra e il M. ebbe modo di conoscerli e di farsi apprezzare per la sua eccezionale cultura, particolarmente profonda nelle lingue orientali, ebraico e sanscrito, e nell'esegesi biblica. Nel 1574 ritornò in Scozia, dove, sebbene giovanissimo, fu chiamato a reggere l'università di Glasgow e poi quella di St Andrews, di cui fu il riformatore. Lasciò questa università nel 1590 partecipando attivamente a tutta l'opera di ordinamento della chiesa presbiteriana scozzese, che in quegli anni aveva fissate le proprie regole definitive nei due atti chiamati il primo e il secondo "libro di disciplina". Alla compilazione del secondo partecipò senza dubbio il M. L'unione dei due regni di Scozia e d'Inghilterra sotto lo scettro di Giacomo I portò l'attività del M. a Londra, dove egli svolse opera di ppositore alle forme ibride dell'anglicanesimo londinese, per le quali il M. non risparmiava sarcasmi. Nel 1607 per questa sua critica fu imprigionato alla Torre. Liberato qualche mese dopo e ottenuto il permesso di riprendere la cattedra vi rinunciò, accettando l'offerta dei riformati francesi di assumere la cattedra di teologia biblica all'università di Sedan, dove rimase sino alla morte.
James M. (1556-1614), nipote di Andrew e suo allievo e seguace. Ne divise le lotte religiose e si salvò con la fuga e con l'esilio dal dividere anche la prigionia con lo zio. Ottenuto il perdono reale nel 1614, morì nel viaggio di ritorno in Scozia. Scrisse di cose teologiche e fu autore di un manuale per i pastori presbiteriani, nonché d'un breve volume di versi di argomento religioso.