HUXLEY, Andrew Fielding
Fisiologo, nato a Hampstead (Londra) il 22 novembre 1917. Svolse la fase iniziale, e particolarmente significativa, della sua attività di ricerca nel Trinity College di Cambridge, dove conseguì il M.A., fu fellow e, poi, direttore di ricerche. Lettore di biofisica sperimentale presso il Dipartimento di fisiologia di Cambridge (1959), è divenuto nel 1960 professore di fisiologia presso lo University College di Londra e nel 1969 professore di ricerca della Royal Society, di cui era stato nominato membro nel 1955. Assieme a A. L. Hodgkin e a J. C. Eccles nel 1963 è stato insignito del premio Nobel per la fisiologia o la medicina per le scoperte concernenti i meccanismi ionici svolgentisi a livello di membrana in connessione con l'attività delle fibre nervose.
Le ricerche sulle fibre nervose amieliniche di Loligo forbesi che H. svolse in collaborazione con A. L. Hodgkin (v., in questa App.) non rappresentano tutta l'attività svolta da H. sino al 1952, perché nello stesso periodo, con altri collaboratori, lavorò sulle fibre nervose mieliniche, nelle quali, per le particolarità strutturali della guaina, l'impulso nervoso si propaga con modalità diverse che nelle fibre amieliniche. Ricerche successive di H. hanno avuto per oggetto i fenomeni bioelettrici della contrazione delle cellule muscolari striate: con le tecniche dei microelettrodi e sfruttando un microscopio a interferenza di propria concezione, dimostrò che il potenziale d'azione attiva la cellula muscolare solo se interessa una determinata area della sua striatura, giustificando in tal modo l'ipotesi che il potenziale d'azione si sposti all'interno della cellula per mezzo di una struttura specializzata.