Andreoccio di Bartolomeo
Maestro d'intaglio, nato a Siena (metà sec. 14°), ma attivo a Volterra e a Pisa. La prima notizia, del 1373, lo ricorda testimone a un atto notarile a Volterra; tra il 1380 e il 1387 A. è più volte documentato nella stessa città, dove eseguì opere per conto del Comune nei palazzi del Podestà e dei Priori. Nel 1389-1390 era a Pisa, ove realizzò gli armadi per la sacrestia di S. Martino in Chinzica (firmati e datati). Nel 1390 ritornò a Volterra per compiere lavori nel palazzo dei Priori e qui, a eccezione di un viaggio a Siena nel 1392 per stimare il coro del duomo, soggiornò ininterrottamente. Nel 1406, assediata Volterra durante la guerra tra Pisa e Firenze, A. ebbe l'incarico di allestire diversi "cippi ligneis pro bombardis"; a partire dal 1410 fu impegnato in opere per i principali edifici del Comune. Dal 1413 si fanno sempre più rare sue notizie; nel 1425 è ricordato esercitante la sua arte in una bottega "super canto viae novae". Sconosciuta è la data di morte, avvenuta comunque dopo il 1427, anno in cui è ancora citato come abitante della contrada S. Agnolo. Battistini (1920a) ritiene ipotizzabile un suo intervento nel coro e nella sacrestia del duomo di Volterra, i cui arredi lignei risalgono ai primi del 15° secolo.
Bibliografia
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id., Andreoccio di Bartolomeo maestro d'intaglio del secolo XIV, Bullettino senese di storia patria 27, 1920b, pp. 387-389.
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