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RUBLEV, Andrej

di Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI - Enciclopedia Italiana (1936)
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RUBLEV, Andrej

Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI

Il più celebre tra i pittori russi d'iconi. Le date della sua vita sono poco conosciute: lo Snegirev suppone che sia nato verso il 1370 e lo dice originario di Pskov. Si sa con più certezza ch'egli fu monaco nel convento di Troicko-Sergevskij vicino a Mosca e si ritiene che morì verso il 1430 a Mosca, nel monastero Spaso-Andronikov. Nel 1405 il R. dipinse in collaborazione col suo "compagno di digiuno", il monaco Daniele Cerny, aiuto del monaco Teofane il Greco, e con Prokhor di Gorodez, gli affreschi della cattedrale dell'Annunciazione nel Kremlino di Mosca. Nel 1408 eseguì lavori dello stesso genere, sempre in collaborazione con Daniele Cerny, nella chiesa della Dormizione della Vergine a Vladimir. Nel 1425 lavorò nel monastero Troicko-Sergevskij. Secondo il Grabar, gli appartengono l'Annunciazione, la Natività di Cristo, l'Entrata a Gerusalemme, la Trasfigurazione, nella cattedrale dell'Annunciazione, opere tutte ridipinte nel sec. XVIII, come i suoi affreschi nella chiesa della Dormizione di Vladimir che nel 1918 furono ripuliti e liberati dalle sovrapposizioni. Ma del R. sono soprattutto celebrate le iconi, non tutte di sicura attribuzione. Ricordiamo quelle provenienti dalla chiesa della Dormizione di Vladimir; quelle del monastero di Giuseppe a Volokolamsk, tre quadri della serie della Deesis nella chiesa della Dormizione a Zvenigorod, la Santa Trinità nella chiesa del monastero Troicko-Sergevskij presso Mosca, ecc. Il R. fu il rappresentante dello stile idealista in opposizione dello stile illusionista di Teofane il Greco. Fu l'erede delle scuole di Rostov e di Susdal, distrutte dalle invasioni dei Tatari verso la metà del secolo XIII. Nel 1300 Mosca raccolse i resti di questa tradizione: l'elemento indigeno vi si arricchì degli apporti dell'ultimo Rinascimento bizantino dei Paleologi (si paragonino gli affreschi e le iconi della scuola moscovita agli affreschi della chiesa della Períbleptos a Mistrà).

Bibl.: O. Wulff e M. Alpatov, Denkmäler der Ikonnemalerei in kunstgeschichtlicher Folge, Dresda 1925; N. Kondakov-Minns, The Russian Icon, Oxford 1927; N. Lichačev, Andrej Rublev (in russo), Pietroburgo 1908; Ph. Schweinfurth, Geschichte der russischen Malerei im Mittelalter, L'Aia 1930. V. anche nella collezione di studî riuniti, I problemi dei restauri di diversi autori, specialmente di A. Anissimov, I, Grabar, ecc., ediz. dello stato cominciando dal 1926, Mosca; I. Y. Morper, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (con ampia bibliografia).

Vedi anche
Andrej Arsen´evič Tarkovskij Tarkovskij ‹tarkòfsk'i›, Andrej Arsen´evič. - Regista cinematografico (Zaovraž´e, Ivanovo, 1932 - Parigi 1986), figlio del poeta Arsenij. Diplomatosi nel 1962 all'Istituto di cinematografia di Mosca con il mediometraggio Katok i skripka ("Il rullo compressore e il violino"), in cui Tarkovskij, Andrej ... Mosca (russo Moskva) Città capitale della Russia (10.470.318 ab. nel 2008), e dell’oblast´ omonima, all’incrocio dei fiumi Moscova e Oka. Forma un’unità amministrativa autonoma, il cui limite è segnalato dall’autostrada anulare e oltre il quale è previsto il mantenimento di un’ampia cintura verde. La sua vasta ... affresco Tecnica pittorica consistente nello stendere colori diluiti con acqua su uno strato di intonaco fresco che, asciugandosi, forma una superficie dura e compatta che fissa il colore (➔ pittura).
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    Andrej Rublëv Serafino Murri (URSS 1965-66, 1969, bianco e nero/colore, 186m); regia: Andrej Tarkovskij; produzione: Mosfil′m; sceneggiatura: Andrej Michalkov Končalovskij, Andrej Tarkovskij; fotografia: Vadim Jusov; montaggio: L. Fejginova; scenografia: Evgenij Černjaev; costumi: L. Novi, M. Abar-Baranovskaja; ...
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