Politico e ideologo sovietico (Mariupol´ 1896 - Mosca 1948). Bolscevico dal 1915, fu segretario del partito a Nižnij Novgorod (1924-34). Segretario del partito a Leningrado dal 1934, diresse l'epurazione dei quadri locali che seguì all'uccisione di Kirov. Fra i più stretti collaboratori di Stalin, dal 1939 fu membro del Politbjuro. Membro del Consiglio di guerra del fronte di Leningrado, la sua autorità crebbe in seguito alla lunga difesa della città. Presidente del Soviet Supremo dal 1945, nel 1947 fu fra i principali promotori della fondazione del Kominform. Svolse un ruolo importante nell'impostazione della politica culturale sovietica; il suo intervento, volto a sconfessare ogni autonoma espressione culturale, provocò le censure contro la poetessa A. Achmatova e lo scrittore satirico M. Zoščenko, lo storico della filosofia G. Aleksandrov e i musicisti Šostakovič, Prokof´ev, Chačaturjan.