Poeta tedesco (Bunzlau, Slesia, 1611 - Rostock 1659). Parente e seguace di M. Opitz, studiò all'univ. di Rostock lingue orientali. Precettore a Breslavia, tornò nel 1642 a Rostock, dove nel 1644 ottenne la cattedra di poetica. Poeta di maniera e sempre colto, nella sua migliore produzione, pur nel distacco che la sua scelta di fondo gli imponeva, dà un'eco della difficile giovinezza, vissuta nel pieno della guerra dei Trent'anni. Fra l'altro scrisse Deutsche und lateinische Gedichte (2 voll., 1634), Deutscher Gedichte Früling (1642) e il trattato di poetica e retorica Unvorgreiffliches Bedencken über etliche missbräuche in der deutschen Schreib- und Sprachkunst, insonderheit der edlen Poeterey (1659). Fu il primo a tradurre in tedesco un testo poetico arabo, Centuria Proverbiorum Alis Imperatoris Muslimici distichis Latino-Germanicis expressa (1641).