Scrittore satirico greco (Lixùrion, Cefalonia, 1811 - Atene 1901); allievo di D. Solomòs e A. Kàlvos, pubblicò (1856) il racconto satirico Τὰ μυστήρια τῆς Κεϕαλληνίας ("I misteri di Cefalonia"), spietata pittura della società greca; il racconto fu condannato dal Santo Sinodo; scrisse numerose poesie satiriche e un'autobiografia in italiano (Le mie sofferenze e le mie osservazioni sulle prigioni di Cefalonia, 1860).