VEGA, Andrea
Teologo, nato a Segovia, nel 1498, morto a Salamanca verso il 1560, entrò nell'ordine dei francescani dell'osservanza, dopo gli studî compiuti a Salamanca.
Fu molto accetto a Carlo V che lo inviò al concilio di Trento dove strinse rapporti di amicizia col cardinale Pietro Pacheco, e prese parte attiva nelle discussioni sulla sacra scrittura e sul dogma per la giustificazione.
Le sue opere molto apprezzate da San Pietro Canisio furono più volte pubblicate; scrisse oltre il De iustificatione, gratia, fide, operibus et meritis (Venezia 1546; Colonia 1572), il classico trattato De iustificatione doctrina universa libris XV absolute tradita (Venezia 1548; Colonia 1572); uscirono postumi i Commentaria in psalmos, Alcalà de Henares 1599; Comentaria in aliqua concilii Tridentini decreta.
Bibl.: L. Wadding, Scriptores ordinis minorum, Roma 1806, p. 14; N. Antonio, Bibliotheca Hispana nova, I, p. 88 seg.; H. Hurter, Nomenclator literarius theologiae catholicae, Innsbruck 1906, II, 1390 seg.; M. Buchberger, Kirliches Handlexikon, Monaco 1912, II, p. 2558; per la parte presa dal V. negli atti del concilio Tridentino v. S. Merkle, Concilii Tridentini diariorum pars prima, in Concilium Tridentinum, Diariorum ecc. nova collectio, ed. Societas Goerresiana, Friburgo in B. 1901, passim.