VANNI, Andrea
Pittore senese del sec. XIV. Nato a Siena verso il terzo decennio del Trecento, ivi morto circa il 1414. Prese parte viva all'attività politica della città. Fu discepolo di Santa Caterina. Ebbe importanti incarichi in patria e fu mandato dal proprio governo a Napoli (vi fu nel 1354 e poi nel 1375, 1383, 1384, 1385), ad Avignone (1372), a Firenze (1373). A Napoli fu pure attivo in qualità di pittore, sebbene poco o nulla resti di tale periodo (da Napoli proviene un trittico firmato che si trova nella Galleria di Washington); e di là si spinse anche in Sicilia (1385), non lasciandovi oerò tracce sicure. Fu quindi tramite delle forme artistiche senesi nell'Italia meridionale. Lavorò specialmente a Siena.
Ivi fra le cose più certe e documentate che rimangono, vanno ricordate: una Madonna in San Francesco, già parte di trittico (eseguito dal 1398 al 1400); un grande polittico in Santo Stefano alla Lizza, dipinto nel 1400; una piccola Crocifissione (Pinacoteca; del 1396 secondo il Milanesi, del 1391 secondo il Della Valle); e una Santa Caterina con una devota nella cappella delle Volte in San Domenico. A.V. si manifesta come una personalità di secondo piano nella tarda pittura trecentesca senese: per quello strano fenomeno di ritorno che si nota in varî artisti di Siena, anziché dipendere strettamente dai Lorenzetti, più vicini a lui per tempo, si riattacca soprattutto a Simone Martini e ai suoi seguaci, riprendendone moduli, atteggiamenti, astrazioni, ma indurendo e rendendo rigida la linea fluttuante del maestro. Questo linearismo fermo, acuto, evidente, diventa la sua caratteristica principale, alla quale anche lo stesso colore ubbidisce e si sottopone. Capolavoro di A.V. (sebbene con ridipinture) resta l'immagine di Santa Caterina sopra citata. Notevole anche il polittico in Santo Stefano, ma meno fine e con rilievo molto appiattito nei varî personaggi. Altre opere vengono attribuite al V. con più o meno attendibilità.
Bibl.: G. Della Valle, Lettere Sanesi, Roma 1795, II, p. 140 segg.; G. Milanesi, Docum. senesi, Siena 1854, I; J. A. Crowe e G. B. Cavalcaselle, A history of painting in Italy, ediz. del 1908 (Londra), con note del Langton Douglas, III, p. 127 segg.; V. Lusini, Storia... di S. Francesco in Siena, Siena 1894; Borghesi e L. Banchi, Nuovi doc. senesi, Siena 1898; F. Mason Perkins, A. V., in the Burl. Magazine, II (1903), pp. 309-325; id., in Rass. d'arte, IV (1904), p. 147; G. de Nicola, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907, p. 464; W. Suida, Notizie, ecc., in Riv. d'arte, 1907, p. 42; R. Van Marle, Simone Martini et les peintres de son école, Strasburgo 1920; F. Mason Perkins, A triptych by A. V., in Art in America, IX (1921), pp. 180-88; R. Van Marle, An early and late work of A. V., ibid., IX (1922), pp. 230-32; id., The development of the Ital. schools of painting, L'Aia 1924; II; C. H. Weigelt, Die sienesische Malerei im XIV. Jahrh., Firenze-Monaco 1930; B. Berenson, Italian Pictures, ecc., Oxford 1932 (edizione ital. del 1936); G. H. Edgell, A history of Sienese painting, New York, 1932, pagina 170 segg.; C. Brandi, Catal. della R. Pinac. di Siena, Roma 1933.