SALAI (o Salaino), Andrea
Pittore, nato probabilmente a Milano circa il 1480, ivi morto prima del 10 marzo 1524. Si chiamava propriamente Gian G. Caprotti. Fu assunto, all'età di dieci anni, da Leonardo, il quale ne annotò spesso il nome nei suoi taccuini, anche per ricordare certe piccole ruberie e malefatte del giovinetto, che il Vasari dice bellissimo. Egli seguì Leonardo da Milano a Mantova, Venezia e Firenze, e qui aiutò forse il maestro a dipingere ritratti. Fu a Roma e ritornò a Milano con lui, l'accompagnò ancora a Firenze nel 1507 e 1508. Non seguì invece il Vinci in Francia, ma rimase a Milano, ed ereditò dal maestro la metà della sua vigna. Nessuna sua opera si può additare con assoluta certezza. La sua attività si esplicò totalmente nella sfera di Leonardo. Il Lomazzo cita due sue tavole col San Gerolamo penitente nella chiesa omonima in Milano, scomparse fino dal 1674. Attribuita al S. è la pala con la Vergine tra i Ss. Pietro e Paolo (n. 316) e un affresco (n. 83) nella Pinacoteca di Brera, ma con scarso fondamento. Altrettanto si dica del Redentore dell'Ambrosiana e di altre recenti ascrizioni.
Bibl.: G. Vasari, Vite, IV, Firenze 1878, p. 37 segg.; P. Lomazzo, Trattato della pittura, VI, Milano 1585, cap. 50; G. Calvi, in Rass. d'arte, 1919, pp. 138-141; E. Möller, in Jahrbuch der kunsth. Samml. in Wien, n. s., II (1928), pp. 139-61; W. Suida, Leonardo und sein Kreis, Monaco 1929, p. 227 segg.; id., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (con bibliografia).