PISANI, Andrea
Della nobile famiglia veneziana dei Pisani (v.), si sa che fu figlio di Francesco, ma non si conosce l'anno della sua nascita. Nel 1691 fu provveditore alla sanità; nel 1694 censore; nel 1707 senatore della Giunta e provveditore all'armata; nel 1708 consigliere di S. Marco; nel 1709 senatore della Giunta e provveditore ai poveri; nel 1710 provveditore alle beccarie, provveditore sopra ospitali, sopra-provveditore alle pompe e senatore della Giunta; nel 1711 senatore della Giunta; nel 1714 provveditore all'artiglieria e senatore della Giunta; nel 1715 provveditore generale delle Isole; nel 1716 capitano generale di mare. Si distinse nella guerra scoppiata tra i Veneziani e i Turchi per il possesso della Morea dal 1714 al 1718.
Una squadra turca forte di 32 vascelli e altri legni minori aveva occupato le isole Tino, Egina, Cerigo, Santa Maura, Suda e Spinalonga in Candia. Il capitano generale Dolfin, non avendo che una ventina di navi, non osò affrontare la squadra turca, che si diresse ad assediare Corfù difesa dal generale sassone G.M. Schulemburg assoldato da Venezia. Dolfin fu allora richiamato e sostituito con Andrea P., che con una squadra di 26 vascelli, due galeazze, 18 galee e due brulotti aspettò che la squadra turca, forte di 22 vascelli di linea e di altri numerosi legni, entrasse nel canale tra l'isola e il continente ed iniziasse lo sbarco dei suoi uomini per assediare la città difesa dal lato di terra (5 luglio 1716). Ne approfittò il P. che lo stesso giorno attaccò i Turchi: lo scontro fu vivace e sanguinoso e, mentre le schiere veneziane prendevano terra, raggiungendo in pieno l'obiettivo strategico, la squadra turca col favore della notte appoggiava a Butrinto. Ebbe inizio allora un assedio memorabile per la fierezza dell'attacco turco e l'energia della difesa veneziana. Il P. fu potentemente sostenuto dallo Schulemburg, il quale con i suoi soldati respinse molteplici assalti con grande intrepidezza. La notte del 18 agosto 1716, nell'assalto generale sferrato dai Turchi, dopo sei ore di zuffa, questi, scoraggiati, abbandonarono l'impresa e s'imbarcarono, anche perché era in vista una divisione spagnola in aiuto dei Veneziani. Così i Veneziani dalla difesa passarono all'offesa e la squadra del P. riprese Butrinto e Santa Maura. L'anno seguente, percorrendo il Mediterraneo e l'arcipelago, la squadra veneziana del P. il 19 luglio incontrò presso Cerigo la squadra turca. Otto ore durò la battaglia che non ebbe alcun risultato perché i vantaggi e le perdite si bilanciarono. Convenne allora al P. ritornare nel Mare Ionio e di concerto con lo Schulemburg diresse una spedizione contro le importanti piazze di Prevesa e di Bónitsa, che caddero in suo potere dopo onorevole resistenza. Il 21 luglio 1718 fu firmata la pace di Passarowitz, che lasciava a Venezia il solo possesso di Corfù e Cerigo. Il Pisani rientrò a Corfù, ma il 28 novembre di quell'anno per lo scoppio di tre magazzini di polveri perdette la vita insieme con duemila persone.