MONTE, Andrea
Rimatore fiorentino della seconda metà del sec. XIII, di cui sappiamo soltanto che dimorò a Bologna dal 1267 al 1274. Si hanno di lui circa 144 poesie: 11 canzoni e il resto sonetti, nella cui struttura metrica introdusse innovazioni non felici. In alcune ha una nota personale nel giudizio pessimistico degli uomini, ma in quelle d'amore imitò i provenzali, Guittone d'Arezzo e Chiaro Davanzati, non senza forse sentire influssi della nuova poesia toscana. Ebbe corrispondenza poetica con varî rimatori, e specialmente interessanti sono le tenzoni, nelle quali con spirito guelfo partecipò alle discussioni di alcuni poeti fiorentini a proposito della guerra di Carlo d'Angiò con gli ultimi sostenitori degli Svevi.
Edizione delle sue poesie in A. D'Ancona e D. Comparetti, Le antiche rime volgari secondo la lezione del cod. Vaticano 3793, Bologna 1875-1888, III (canzoni), IV e V (sonetti); A. F. Massera, Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Bari 1920, I, p. 40 segg.
Bibl.: A. Ferrari, Le Rime di Terino da Castelfiorentino, Castelfiorentino 1901, p. 25; E. Levi, Guido Orlandi, in Giorn. stor. d. letter. ital., XLVIII (1906), p. 12; F. Pellegrini, in Rass. bibliogr. d. letter. ital., nuova serie, IV (1013); L. Biadene, Morfologia del sonetto nei secoli XIII e XIV, in Studi di filol. romanza pubbl. da E. Monaci, fasc. 10, p. 42; L. Righi, Appunti sopra la lirica di M. A., Firenze 1920.