LOCATELLI, Andrea
Pittore, nato a Roma, probabilmente verso il 1660 (secondo altri nel 1695), morto nel 1741 (?). Si conoscono di lui solo vedute e paesaggi, generalmente animati da gruppi di figurine. Vi si nota una limpida chiarezza di colore, con prevalenza di atmosfere azzurre, una nitidezza di forme intonata al gusto classicheggiante delle scene, anche se ravvivate da qualche spunto brioso. L'arte del L. è nella corrente dei paesisti idealizzanti, in relazione sia con i Bolognesi, specialmente con il Domenichino e F. Albani, sia con Claudio di Lorena. Anche quanto poté derivare da Salvator Rosa fu dal L. sfrondato e schiarito. D'altra parte l'arte sua si mostra avviata alle preziosità arcadiche del nuovo secolo, mentre nelle spaziose prospettive manifesta un nuovo senso della veduta. Per questo l'esperienza delle opere del L. fu assai utile a Gian Paolo Pannini. Tra le opere del L. sono specialmente da ricordare i paesaggì delle gallerie Barberini, di S. Luca, di Cassel, Budapest e Montpellier, del Museo Borgogna a Vercelli. Una sua veduta di Piazza Navona (firmata e datata) è all'Accademia di Vienna.
Bibl.: H. Voss, Die Malerei des Barock in Rom., Berlino 1925; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII; Boll. d'arte, n. s., X (1930-31), p. 215.