ERNA, Andrea
Oriundo di Lanzo d'Intelvi (od. prov. di Como), fu attivo come architetto e costruttore in Moravia almeno dal 1617. In quell'anno infatti, il 17 giugno, concluse un contratto con i principi Massimiliano e Carlo Liechtenstein per la costruzione, a Vranov (dintorni di Brno), di una nuova chiesa dedicata alla Natività di Maria Vergine, insieme con l'altar maggiore e gli stucchi, dietro compenso di 3.500 talleri, su disegno del "costruttore Giovanni Maria" (cioè G. M. Filippi). I lavori per la chiesa, a navata unica con cappelle laterali, e con due torri sulla fronte, furono iniziati soltanto nel 1621 e furono poi interrotti per qualche tempo; ripresi nel 1625, vennero condotti a termine nel corso del 1630.
Oltre che per i principi di Liechtenstein l'E. lavorò per il vescovo-cardinale Francesco di Dietrichstein, a Mikulov e a Brno, e per parecchi ordini.
L'E. risiedeva a Brno, dove è documentato nel 1625 con una sua casa e dove il 22 febbr. 1630 ottenne il diritto di cittadinanza; una casa di sua proprietà era al numero 13 in piazza delle Erbe e un'altra al numero 11 nella piazza Inferiore.
A Brno costruì, dopo il 1629, una parte del collegio dei gesuiti; nel 1631 disegnò, molto probabilmente, i progetti per il complesso dei piaristi a Mikulov nella Moravia meridionale; gli sono stati attribuiti anche i lavori della chiesa parrocchiale di Bučovice, a est di Brno, nel 1634.
Nel 1641 riprese i lavori al "villino" davanti al castello dei Liechtenstein a Lednice (Moravia meridionale) che erano stati iniziati nel 1638 da un certo maestro Pietro muratore (fu pagato per questo lavoro 900 fiorini); il complesso, insieme con il giardino e due padiglioni, è documentato da un'incisione di J. A. Delsenbach (1720 c.). Nello stesso periodo, con il figlio Giovanni-Battista, l'E. costruì le scuderie del castello dei Liechtenstein a Valtice, a sud di Lednice (acconti, rispettivamente di 615 e 1.173 fiorini, gli vennero pagati nel 1643 e nel 1644; il resto, di 7.500 fiorini, fu saldato solo dopo la morte dell'E., nel 1660).
In base a un contratto per 4.000 fiorini del 4 ag. 1641, l'E. continuò la costruzione della chiesa dell'Assunzione a Valtice, iniziata nel 1631 da C. Tencalla, la cui cupola era crollata nel 1638. L'impianto di questo edificio, condotto a termine dopo il 1653, è simile a quello della chiesa della Natività della Vergine a Vranov, ma la chiesa di Valtice è più monumentale ed è provvista di un transetto.
Verso il 1641 restaurò la chiesa di S. Tommaso a Brno, dove probabilmente nel 1642 eresse l'ala del tribunale del palazzo provinciale. Prima del febbr. 1643 disegnò progetti per la chiesa di S. Ulrico a Rabensburg in Austria, vicino a Valtice, nelle terre del principe Karl Eusebius di Liechtenstein. Il 15 luglio 1644 s'impegnò, insieme col figlio Giovanni Battista, a costruire, per 850 fiorini, un padiglione a pianta ottagonale con colonne nella fagianaia di Lednice. Nel 1648 iniziò i lavori per le fortificazioni del monte e della fortezza Špilberk (la futura prigione di Spielberg) a Brno; in questa città gli sono stati anche attribuiti (Kudelka, 1989) la chiesa di S. Maria Maddalena dei francescani (1651-1654), il convento delle monache francescane (dopo 1651) e la loggia del palazzo vescovile; e ancora, a Vranov, la chiesa di S. Barbara, a Muravský Krumlov, la ricostruzione del castello e della chiesa parrocchiale.
Negli anni 1643-45, durante la guerra dei Trent'anni, l'E. si distinse in occasione dell'assedio di Brno da parte degli Svedesi. L'8 sett. 1650 si sposò per la terza volta con Brigitta Ottavia, vedova di Nicola Galligardo (la sua prima moglie, Teresita, era figlia di un Canevale, Francesco o Elio).
Nel 1653 era membro del Consiglio municipale e fu nobilitato. Morì in quello stesso anno a Brno.
Nel 1669 fu definito da J. J. Košinský (cit. in Ricliter, 1941-42) "celeber in provincia ac primarius architectus": non si sa se grazie alle sue capacità artistiche o perché lavorava per committenti nobili di grande importanza e per la città di Brno, capitale della Moravia. Le sue opere dimostrano con quanta lentezza lo stile barocco penetrasse in Moravia.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Brno, EM, 1, scat. 149: matrimoni e battesimi della parrocchia di Petrov, 1632-1660; Nuova collezione 56; Brno, Archivio della città: parrocchia di S. Iacopo, 5, matrimoni, 12 luglio 1632; V. Fleischer, Fürst Karl Eusebius von Liechtenstein als Bauherr und Kunstsammler..., Wien-Leipzig 1910, pp. 20, 21, 23, 29, 32 s.; J. Dosoudil, Die Brünner Bürgeraufnahmen 1559-1845, in Zeitschrift des deutschen Vereins für die Geschichte Mährens und Schlesiens, XXXII (1930), Familienforschung 2/3, p. 20; Biografické příspĕvky k slovníku umĕlcù... na Moravĕ (Contributi biografici al dizionario degli artisti... in Moravia), in Vĕdecká ročenka, I (1946-1947), p. 120; V. Beránek, Vranov u Brna (Vranov nei dintorni di Brno), Vranov 1940, pp. 33 s.; V. Richter, Poznámky k dĕjinám barokní architektury na Moravĕ (Osservazioni sulla storia dell'architettura barocca in Moravia), in Volné smĕry, XXXVII (1941-1942), p. 296; Biografické příspĕvky k slovníku umĕlců... na Moravĕ (Contributi biografici al dizionario degli artisti ... in Moravia), in Vĕdecká ročenka, I (1946-1947), p. 120; C. Hálová Jahodová, Brno, Praha 1947, pp. 121, 134, 136, 138, 140, 142 (dà una erronea data di morte); P. Toman, Nový slovník cĕskoslovenských výtvarných umĕlců (Nuovo dizionario degli artisti cecoslovacchi), I, Praha 1947, p. 204; Valtice, a cura di M. Zemek, Brno 1970, pp. 75 s., 87; Mikulov, Brno 1971, pp. 138 s., 158; V. Richter-Z. Kudĕlka, Die Architektur des 17. und 18. Jahrhunderts in Mähren, in Sborník prací filosofické fakulty brnĕnské university (Atti della facoltà di filosofia della Università di Brno), XXI (1972), F16, p. 99; G. Wilhelm, Die Fürsten von Liechtenstein und ihre Beziehungen zu Kunst und Wissenschaft, in Jahrbuch der Liechtensteinischen Kunstgesellschaft, 1976, p. 36; P. Kroupa-J.L. Bilý, Brnĕnǧtisochaři, kameníci a zedníci... 1570-1620 (Scultori, scalpellini e muratori di Brno...), Brno 1987, pp. 35, 106; Z. Kudĕlka, Barokní architektura 17. století na Moravĕ (L'architettura barocca del Seicento in Moravia), in Dĕjinyčeského výtvarného uméní (Storia dell'arte boema), II/1, Praha 1989, p. 282.