ANDREA di Mariotto Cini, detto Andrea del Minga
Nacque a Firenze, probabilmente poco dopo il 1540. È verosimile che il suo primo maestro sia stato Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, poiché tra i suoi scolari lo nomina il Borghini nel 1565. Mentre si conservano di lui pochissime opere che, in verità, lo dimostrano pittore mediocre, numerose sono le notizie documentate della sua vita, che convalidano le informazioni del Vasari: questi gli attribuisce dipinti in Palazzo Pitti e in Santa Croce, e particolarmente per l'apparato delle esequie di Michelangelo nel 1564. Nel 1565 collaborò forse all'apparato per le nozze di Francesco de' Medici. Nel 1566-67 entrò nell'Arte dei medici e speziali, mentre fra il 1570 e il 1573 prese parte alla decorazione dello Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio, dipingendo l'ovale con Deucalione e Pirra firmato "A. Alinghi". In esso il vasto paesaggio, pur restando subordinato alle figure, occupa la maggior parte della composizione e rivela l'interesse del pittore per la natura: nel complesso, nella piccola opera è possibile riconoscere il gusto della "dolcezza" cinquecentesca e l'influsso incombente della maniera vasariana. Nel 1578, il 15 febbraio, Girolamo dei Pazzi stanziò del denaro per l'officiatura di un altare della sua famiglia in Santa Croce, dove era già stata probabilmente collocata l'Orazione nell'Orto,dipinta da A. secondo il gusto bronzinesco nei colori vivaci delle stoffe e quello formale della scultura cinquecentesca nelle figure allungate, ma forti. Nel 1595 A. dipinse un S. Giovanni Battista per G. B. Della Casa e, per Vincenzo di Sforza Almeni, il Ritratto della moglie,opere perdute, insieme alla Storia di Noè e al Mosè,dipinti, secondo il Vasari, su cartoni di Baccio Bandinelli, per la granduchessa, insieme alla Creazione di Adamo ed Eva ed alla Cacciata dei Progenitori dal Paradiso Terrestre,tuttora conservati a Pitti. A. morì a Firenze l'8 giugno 1596.
Bibl.: F. Borghini, Il Riposo, Firenze 1584, III, p. 190; G. Vasari, Le Vite..., con nuove annotaz. e commenti di G. Milanesi,VIII,Firenze 1885, p. 96; A. Lensi, Palazzo Vecchio, Milano-Roma 1929, p. 237; A. Venturi, Storia dell'arte italiana,IX,6, Milano 1933, p. 412 (con bibl. prec.); Mostra del Cinquecento toscano, Catalogo,Firenze 1940, p. 144; A. M. Francini Ciaranfi, La Galleria Pitti,Firenze 1956, pp. 86, 88; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, XXIV,p.576 (sub voce Minga, Andrea di Mariotto del, con bibl. prec.).