• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ANDREA di Bonaiuto

di Giovanni Poggi - Enciclopedia Italiana (1929)
  • Condividi

ANDREA di Bonaiuto

Giovanni Poggi

Pittore fiorentino del sec. XIV, matricolato all'Arte dei Medici e Speziali dopo il 1343; negli anni 1366-1367 chiamato con altri pittori e architetti a dar consigli e a far disegni per la chiesa di S. Maria del Fiore; console dell'Arte dei Medici e Speziali dal settembre al dicembre del 1372; iscritto alla Compagnia di S. Luca nel 1374; in documenti dell'Archivio di stato fiorentino (Prestanze) ricordato negli anni 1351-1376 come abitante nel quartiere di S. Maria Novella gonfalone Leon Bianco; fece testamento il 2 novembre 1377. Una lunga tradizione che risale a G. Vasari (non nelle Vite del 1550 ma in quelle del 1568, I, p. 172-173) attribuiva a Simone Martini le tre storie superiori della vita di S. Ranieri (la Rinunzia del S. alla vita mondana, il Pellegrinaggio ai luoghi santi, Tentazioni e miracoli a Nazaret sul monte Tabor e al Santo Sepolcro) nella parete meridionale del Camposanto pisano. Nel secolo scorso, meglio precisandosi la conoscenza dell'arte di Simone, molti incominciarono a mettere in dubbio l'affermazione vasariana, finché un documento pubblicato nel 1846 da Fr. Bonaini (Mem. ined. intorno alla vita di F. Traini, Pisa 1846) rivelò come autore di quelle pitture un "maestro Andrea di Firenze" fino allora ignoto, che il 13 ottobre 1377 dichiarava di aver ricevuto l. 529 e s. 10 per resto "della pittura della storia di S. Ranieri". Riconoscendo le somiglianze con gli affreschi di Pisa, il Cavalcaselle (Storia della pittura it., Firenze, II), attribuì allo stesso Andrea da Firenze la magnifica serie di affreschi che ricoprono le pareti del Capitolo di S. Maria Novella a Firenze, e che, secondo l'errata indicazione del Vasari, era consuetudine assegnare a Taddeo Gaddi e Simone Martini. Purtroppo col nome di Andrea si conoscevano, oltre all'Orcagna già morto nel gennaio del 1376, più pittori fiorentini del Trecento che il Bonaini enumera: Andrea di Bonaiuto, Andrea di Nuto, Andrea di Currado, Andrea di Ristoro: tra i quali G. Milanesi (Vite del Vasari; ed. Sansoni, I) congetturò che il maestro degli affreschi del Camposanto Pisano fosse Andrea di Bonaiuto; congettura che un documento felicemente rintracciato a Roma dal p. I. Taurisano (pubblicato in Rosario del 1 aprile 1916, pp. 224-225) ha dimostrato fondata.

Il 30 dicembre del 1365 frate Zanobi de' Guasconi, priore di S. Maria Novella, dava appunto ad Andrea di Bonaiuto dipintore una casa per 65 fiorini d'oro da scontarsi "ne la dipintura del nostro Capitolo" che A. si obbligava a dar finita in due anni dal 1 gennaio 1366. Il Capitolo di S. Maria Novella sul chiostro verde (chiamato anche Cappellone degli Spagnuoli perché nel 1566 concesso in uso ai residenti in Firenze di quella nazione) fu costruito nella sua forma attuale verso la metà del Trecento; Mico di Lapo Guidalotti con testamento del 2 agosto 1355 lasciò ai domenicani 325 fiorini d'oro per farlo dipingere, il che avvenne, non sappiamo per quali ragioni, solamente più tardi. Dal documento sopra riferito risulta che le pitture avrebbero dovuto essere compiute nel 1369. L'insieme degli affreschi, certamente ideato da qualche dotto frate dell'ordine sotto l'influenza degli scritti di Iacopo Passavanti (morto nel 1357), ha notevole importanza iconografica, messa in evidenza da recenti studî. Nella volta: la Navicella di S. Pietro, la Resurrezione, l'Ascensione, la Discesa dello Spirito Santo. Nella parete di fondo: l'Andata al Calvario, la Crocifissione, la Discesa al Limbo. Nella parete di destra guardando l'altare: la Chiesa militante e trionjante e l'Apoteosi dell'ordine domenicano. Nella parete di sinistra: il Trionfo di S. Tommaso d'Aquino. Nella parete d'ingresso: Storie della vita del domenicano S. Pietro martire. A Firenze come a Pisa, A., pur rimanendo artista di second'ordine tra i seguaci di Giotto, dimostra qualità di piacevole narratore e decoratore, subendo fortemente l'influenza dell'arte senese. Altre sue opere d'importanza non si conoscono: fra le attribuzioni probabili è un polittico rappresentante la Madonna e quattro santi nella sagrestia della chiesa del Carmine di Firenze. È stato indicato come autore del cartone per la vetrata della fronte di S. Maria Novella. (V. tavv. XXXI a XXXIV).

Bibl.: I. B. Supino, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907 (con la bibl. precedente); O. Sirén, Giottino, Lipsia 1908; R. van Marle, The Development of the Italian Schools of Painting, III, Aja 1924; P. Toesca, La Pittura fiorentina del Trecento, Bologna 1929. Sul Cappellone degli Spagnoli v. oltre la bibl. citata dal van Marle, anche J. Taurisano, Il Capitolo di S. M. Novella in Firenze, in Rosario, 1916, pp. 10-30, 80-93, 217-230. Sulla vetrata di S. Maria Novella: P. Toesca, in Boll. d'arte, 1920, pp. 2-3.

Vedi anche
Antònio Veneziano Pittore (notizie fra il 1369 e il 1388), una delle più notevoli personalità della pittura toscana della seconda metà del Trecento. I suoi tre affreschi con Storie di s. Ranieri nel Camposanto di Pisa, pur risentendo di vari influssi (come nella caratterizzazione individuale e l'aspetto narrativo delle ... Iacopo Passavanti Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione medievale, s'infiorano di «esempi», che il frate deriva da Elinando, da Cesario o da altre fonti. ... Antonio Veneziano Poeta (Monreale 1543 - Palermo 1593). Ebbe vita tempestosa e morì in carcere. Prigioniero dei pirati algerini, pare avesse come compagno di sventura Cervantes, che a ogni modo lo conobbe e gli dedicò alcune ottave. Scrisse eleganti epigrammi latini e prose volgari, ma gli diedero maggior fama le improvvisazioni ... allegoria Arte Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, è oggetto di studio dell’iconologia (➔), che già C. Ripa aveva identificato con l’a. letteraria, in ...
Tag
  • ORDINE DOMENICANO
  • IACOPO PASSAVANTI
  • CAMPOSANTO PISANO
  • TOMMASO D'AQUINO
  • SIMONE MARTINI
Altri risultati per ANDREA di Bonaiuto
  • Andrèa di Bonaiuto
    Enciclopedia on line
    Pittore fiorentino del quale si hanno notizie dal 1343 al 1377. Nella decorazione della sala del capitolo di S. Maria Novella a Firenze (il cosiddetto "cappellone degli Spagnoli"), databile agli anni 1366-68 circa, egli svolge con chiarezza paradigmatica, in due grandi composizioni (Trionfo di s. Tommaso, ...
  • Andrea di Bonaiuto (o Bonaiuti o da Firenze)
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
    S. Romano Pittore attivo in Toscana nella seconda metà del 14° secolo. Nato a Firenze probabilmente intorno al 1320; dal 1346 iscritto all'Arte dei medici e degli speziali, abitava nel quartiere di S. Maria Novella. Nel 1366-1367 è citato come membro della commissione che esaminava i progetti per il ...
  • ANDREA di Bonaiuto
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
    (A. Bonaiuti, A. da Firenze) Luisa Marcucci Nato a Firenze, immatricolato all'Arte dei medici e speziali dopo il 1343. Altri documenti attestano che dal 1351 al 1376 abitò nel quartiere di Santa Maria Novella, nel 1366-67 fu chiamato con altri pittori, e architetti a dar consigli e disegni per Santa ...
Vocabolario
Modello linguistico di grandi dimensioni
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...
Isola di calore urbano
isola di calore urbano loc. s.le f. (anche nella variante scorciata isola di calore) In una grande area urbana, zona che, rispetto a quelle circostanti caratterizzate da un maggiore sviluppo di copertura vegetativa del suolo, presenta una temperatura...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali