CAPPELLO, Andrea
Nacque a Venezia il 18 sett. 1650, primogenito di Giovanni (1617-1675) di Andrea di Lorenzo e di Paolina di Gabriele Cornaro. Da non confondere quindi coi contemporanei Andrea Cappello (1640-1721) di Girolamo e Andrea Cappello (1644-1699) di Vittore.
"Giovineto gentilissimo et vera idea della virtù", lo stampatore padovano Pietro Maria Frambotto gli dedica - rendendo così omaggio anche al padre, allora podestà di Padova -, in data 1º genn. 1670, un compendio genealogico encomiastico sulla sua famiglia steso da Giacomo Zabarella.
Fedele alle sue tradizioni, anche il C. si impegnò nell'attività politica: fu savio agli Ordini, savio sopra i Conti, provveditore di Comune, provveditore sopra le Camere, dei Dieci savi. Nel 1681 è eletto due volte capitano di Vicenza; ma la prima nomina è annullata, la seconda rifiutata dal C. stesso. Diviene quindi savio alle Entrate e podestà di Bergamo, ove risiede dall'inizio del 1683 sino all'agosto del 1684.
In quest'ultima carica il C. si occupa dell'incanto dei dazi, punisce nei processi "li più colpevoli" inviandoli alla galera "così che s'accresca il numero de' remiganti", mentre sfortunati sono gli sforzi suoi e del capitano Federico Venier di "ritrovare chi volontariamente intraprendi" siffatto "servitio". Riduce inoltre la circolazione di monete "forestiere di bassa liga e di mala qualità", dovuta peraltro alla "penuria di monete minute" di conio veneto. In materia fiscale lotta contro i "molti pregiudicii... tentati al patrimonio" pubblico "con privileggi di nessunn sussistenza"; con grande difficoltà però perché "alcuni" ricorrono "a' magistrati", "altri a' tribunali sopremi" di Venezia, nella certezza che i "fiscali" non vi si possono recare "per l'incommodo et per la spesa" e nella fondata speranza di avvantaggiarsi grazie alla "lunghezza del tempo" e al "beneficio delle congionture".
Eletto, il 17 gennaio 1689, del Consiglio dei dieci di cui divenne poi capo, tenne dal 28 marzo 1690 al 4 ag. 1691 la podesteria di Padova. Consigliere del sestiere di Dorsoduro il 7 apr. 1692, come capitano a Verona, dal marzo del 1693 all'agosto del 1694, ebbe per "più importante incombenza" la "preservatione delle militie" del presidio a oltre 550 fanti e ad una compagnia a cavallo.
Il C. cerca di portar qualche rimedio alla paurosa sporcizia dell'ospedale e alla carenza dei posti letto che obbligava a disporre due malati in un unico giaciglio. E, per opporsi alle "fughe de' soldati" oltre che al contrabbando, elimina "gl'abusi invalsi nei baloardi delle mura di questa città... coltivati in forma d'horti e vigne private", tali da offrire così facile "ingresso per le stradde coperte delle piazze basse"; fa "recidere le viti et gl'alberi istessi" ordinando inoltre che gli addetti alla custodia dei baluardi cambiassero ogni anno "di posto, onde con tale mutatione restino rimessi li mali effetti et habbino a prevalere al loro privato interesse li riguardi al publico servitio".
Morì all'incirca nel 1705. S'era sposato, il 26 nov. 1672, con Lucrezia di Girolamo Gradenigo di Daniele dalla quale ebbe cinque figli: Giovanni (1678-1694), Girolamo, Lorenzo, Vincenzo, Vittore (1689-1713).
Fonti e Bibl.: Le lettere del C. durante i suoi reggimenti in Archivio di Stato di Venezia, Senato. Bergamo e Bergamasco, filze 69, 70; Senato. Padova e Padovan, filze 82, 83; Senaato. Verona e Veronese, filza 100; Capi del Cons. dei Dieci. Lett. di rettoti e altre cariche, buste 7, 99, 206, passim; la relazione sulla podestaria di Padova, Ibid., Stato. Relazioni, busta 34;Ibid., Avogaria di Como, 60(Libro d'oro nascite, X), c. 73v; 93 (Libro d'oro matrimoni, VI), c.64v;sull'annullamento dell'elezione a capitano di Vicenza, Ibid., Avogaria di Comun. Civil, busta 256 n. 5; documenti attinenti al C. in particolare alla sua proprietà "nella contrada delli Campazzi" nella zona di Cittadella in Venezia, Civico Museo Correr, mss. PD C 827/37, 832/7, 845/3, 2109/158, 2435/3;lettere del C., Ibid., mss. PD C 1069/134C 1078/486;Venezia, Bibl. naz. Marciana, cod. It., cl. VII, 849-853 (= 8928-8932): Raccolta de' consegi ossia nomina di tutto le magistrature… della Repubblica di Venezia..., voll.37-41, passim;G. Zabarella, Il Pileo overo nobiltà heroica... dell'eccellentiss. famiglia Capello, Padova 1670, p. 39;G. A. Angelini, Catalogo cronol. de' rettori di Bergomo..., Bergomo 1742, pp. 66 s.; A. Gloria, I podestà e capitani di Padova..., Padova 1861, p. 34;G. Cappelletti, Storia di Padova, II, Padova 1875, p. 278;[B. Bressan], Serie dei podestà e dei vicari della città e territorio di Vicenza..., Vicenza 1877, p. 140;G. Soranzo, Bibliogr. veneziana, Venezia 1885, p. 341 n. 4101;M. Borgherini Scarabellin, La vita privata a Padova nel secolo XVII, Venezia 1917, p. 7;A. Favaro, Saggio di bibliogr. dello Studio di Padova, I, Venezia 1922, pp. 97 s., nn. 519, 520.