BARONCINI, Andrea
Da non confondere con un suo omonimo, che fu vallombrosano col nome di frate Giovanni, il B. nacque nel 1607 a Castel Fiorentino, ma alcuni lo ritengono originario di Firenze, città in cui soggiornò abitualmente, allontanandosene solo per importanti incarichi che, come giureconsulto, dové svolgere a Roma e in Umbria.
Uomo di cultura vivace e brillante, nel 1629 pubblicò a Firenze un Epitalamio nelle nozze del Sig. Giuliano Serragli, e della Signora Anna Venturi, non mancando nella dedica di ricordare "la servitù che fino da più teneri anni" lo aveva legato al Serragli - in quel tempo lontano dalla Toscana - e alla sua famiglia. Seguendo la fortuna del genere pastorale pubblicò nel 1638 a Firenze La Griselsa, favola imperniata sul tema di un amore contrastato che si risolve tuttavia felicemente secondo i dilemmi di una trama piuttosto convenzionale.
Dalla dedica al marchese Antonino Salviati apprendiamo che l'opera era stata dal B. "concepita ne, più verdi anni, e nata sotto infelice ascendente tra furori scolareschi"; solo dunque la felice circostanza delle nozze del marchese potè indurre lo scrittore a pubblicare uno scritto che conserva le tracce di un'esperienza giovanile. La Griselsa e il già citato epitalamio sono le uniche opere stampate dal B.: esercitazioni letterarie di uno spirito colto, esse non escono dai limiti dei componimenti d'occasione.
Lo stesso si può dire di un'opera di più ambiziosi propositi, Cosmopedia o vero educatione di Cosimo Terzo gran principe di Toscana, che si conserva manoscritta alla Biblioteca Nazionale di Firenze (CI. XXI. 10) e risale quasi certamente al 1642, anno di nascita del granduca. Le idee pedagogiche del B. non sono in realtà nuove né originali, rispetto alle teorie sull'educazione dei fanciullì in voga nel Seicento, ma fra gli elementi positivi dell'opera è da rilevare l'iinportanza che il B. annette alla conoscenza dell'indole del fanciullo e un vivo senso della realtà che informa piacevolmente gran parte dei consigli dettati. Nella dedica alla granduchessa Vittoria della Rovere il B. specificava che la Cosmopedia era parte integrante di un'opera più vasta che egli andava componendo in quegli anni: lo Speculum politicum ex sententiis Taciti exibens Principis quadripartitam vitam scilicet in Pueritiam, Iuventutem, Virilitatem, Senectutem (manoscritta nella Biblioteca Riccardiana di Firenze, codd. 925 e 1210), che attende ancora uno studio che la collochi nell'ambito del tacitismo seicentesco.
Si ricordano ancora vari discorsi politíci, che lasciano intuire ampie meditazioni del B. sugli eventi storici, soprattutto contemporanei. Tale attività è da considerare al centro degli interessi del B., al quale il Moreni attribuisce anche una Vita S. Verdianae de Castro Florentino e una breve raccolta dei miracoli operati dalla stessa santa.
Morì sicuramente prima del 1666.
Bibl.: L. Allacci, Drammaturgia, Roma 1666, pp.. 170, 544; F. S. Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia, II, 1, Milano 1741, p. 583; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'italia, II, 1, Brescia 1758, p. 381; D. Moreni, Bibl. storico-ragionata della Toscana, I, Firenze 1805, pp. 87 s.; Id., Serie d'Autori di opere risguardanti la celebre famiglia Medici, Firenze 1826, p. 32; F. Inghirami, Storia della Toscana, XII, Fiesole 1843, pp. 192 s., M. d'Ayala, Bibl. Militare ital., Torino 1854, p. 236; O. Bacci, Dalla "Cosmopedia o vero educatione di Cosimo Terzo gran principe di Toscana": opera Politica e morale del Dottore A. B. fiorentino, Castel Fiorentino 1887.