Pseudonimo dello scrittore francese Félix-André-Yves Scantrel (Marsiglia 1868 - Saint-Maur-des-Fossés 1948). Influenzato dai modi dell'estetismo decadente, scrisse drammi (Les pèlerins d'Emmaüs, 1893), versi (Airs, 1900), impressioni di viaggio (Le voyage du condottière vers Venise, 1911) e soprattutto un'ampia serie di saggi sui più svariati argomenti, tra cui: Tolstoï (1899); Sur la vie (3 voll., 1909-12); Trois hommes: Pascal, Ibsen, Dostoïevski (1913); La nation contre la race (2 voll., 1918); Debussy (1936); Vues sur l'Europe (1939). Postumi sono usciti il suo carteggio con P. Claudel (1951) e una scelta delle sue lettere a R. Rolland (1954).