RIVOIRE, André
Poeta, scrittore di teatro e giornalista francese, nato a Vienne (Isère) nel 1872. Esordì con una delicata raccolta di versi: Les vierges (1895), cui seguirono tra altro: Berthe aux grands pieds (1899); Le songe de l'amour (1900); Le chemin de l'oubli (1905, premiato dall'Académie française); Le plaisir des jours (1914), e La cousine Émilie (1925).
Al teatro ha dato lavori, per lo più in versi, d'una grazia ingenua e di un sentimento squisito, tra cui La peur de souffrir (1899); Il était une bergère (1905); L'ami du ménage (1905); Le bon roi Dagobert (1908, premiato dall'Acad. fr.); Mon ami Teddy (con L. Bernard, 1909); Pour vivre heureux (con V. Mirande, 1911); L'humble offrande (1916); Le sourire du Faune (1919); Roger Bontemps (1920); Juliette et Roméo (1920); La belle Angevine (con M. Donnay, 1922); Le hulla (1923), ecc. È considerato come uno dei più brillanti eredi della gaia e fine tradizione francese.