MASSON, André
(App. III, II, p. 44)
Pittore francese, morto a Parigi il 28 ottobre 1987. Pur rielaborando con curiosità inesauribile le consuete tematiche (serie delle Métamorphoses, delle Dévorations, ecc.) riferite alla realtà dinamica e metamorfica del mondo biologico, dalla seconda metà degli anni Cinquanta M. ha proposto temi completamente nuovi (serie delle Migrations e delle Féminaires) caratterizzati da una colorazione più intensa e fluida e da una tecnica calligrafica che, memore delle ideografie orientali, fonde morbidi effetti di luce a una linea più sottile e vaporosa (Migration en vert, 1958, Parigi, Galerie Louise Leiris; Couple, 1958, Düsseldorf, Kunstsammlung Norderein-Westfalen).
Accanto all'intensa produzione pittorica (nuova serie di quadri di sabbia, Le sang des oiseaux, 1956, Parigi, Musée national d'art moderne, ed Enigme, 1960, coll. privata, che ripropongono il polimaterismo a più riprese esplorato dal 1926; Couple dans un jardin, 1962, Kaiserslautern, Pflaz Galerie; Andomeméde, 1972, Parigi, Galerie Louise Leiris), si ricordano la complessa produzione grafica (Féminaires, album di incisioni a colori, Parigi, 1956; Un coup de dés jamais n'abolira le hasard di Mallarmé, 1961, con illustrazioni e testo litografato; illustrazioni per l'Elégie à Pablo Neruda di P. Arangon, 1966, per Aurélia di G. de Nerval, 1968, ecc.), le numerose scenografie e i disegni per costumi teatrali (Ifigenia in Tauride, 1952, Festival di Aix-en-Provence; Tête d'or di P. Claudel, al Théâtre de France di Parigi nel 1959; Wozzeck di A. Berg, all'Opéra di Parigi nel 1963) e sculture di piccole dimensioni, prevalentemente in gesso e in ceramica (Parigi, Galerie Louise Leiris).
Vincitore nel 1954 del Grand Prix National des arts, M. ha partecipato a numerose mostre personali (importanti le retrospettive del 1964 allo Stedelijk Museum di Amsterdam; del 1976, al Musée national d'art moderne di Parigi e al Museum of modern art di New York; del 1991, alla Galleria Odermatt-Cazeau di Parigi) e collettive (Dada, Surrealism and their heritage, 1968, Museum of modern art di New York; Surrealism, 1975, Museo d'arte moderna di Tokyo; Biennale di Venezia, 1986). Autore di numerosi articoli per la Nouvelle Revue Française e per Les Temps modernes (questi ultimi raccolti nel volume Le plaisir de peindre, 1950) e di alcuni saggi (Metamorphose de l'artiste, 1956; La mémoire du monde, 1974; ecc.), nel 1965 M. ha realizzato la decorazione del soffitto del Théâtre de l'Odéon, commissionatagli da A. Malraux. Nel decennio successivo, pur diradando la propria attività per ragioni di salute, M. ha illustrato i Poems di L. M. Saphire (1974) e Les Chants d'ombre di L. Sedar Senghor (1977), soggiornando ripetutamente in Italia per sovrintendere ai multipli in bronzo delle sue opere scultoree presentate, nel novembre 1987, in un'ampia mostra inaugurata dall'amico R. Passeron ad Artcureil.
Bibl.: M. Leiris, G. Limbour, André Masson et son universe, Ginevra 1947; H. Juin, André Masson, Parigi 1963; O. Hahn, Masson, Parigi-New York-Londra 1965; L. M. Saphire, André Masson, New York 1975; Id., Masson. Complete graphic work, ivi 1990. Cataloghi di mostre: D. H. Kahnweiler, Masson André, Ferrara 1969; M. Leiris, P. Eluard, A. Breton, André Masson: Opere 1925-1973, Roma 1974; A. Masson: 200 dessins, Parigi 1976; W. Rubin, André Masson, ivi 1977; C. Duthuit, André Masson, ivi 1986; R. Passeron, Masson (catalogo completo delle sculture), ivi 1987; AA. VV., André Masson, Roma 1989; C. Polcina, A. Bonito Oliva, Masson, Milano 1991.