MARTY, Andre
Uomo politico francese, nato a Perpignano (Pirenei Orientali) il 6 novembre 1886. Ingegnere meccanico della marina militare durante la prima Guerra mondiale, nel 1919 si rifiutò di attuare le consegne antisovietiche del comando francese nel Mar Nero ed effettuò notevoli azioni a favore della Russia comunista. Condannato per questo a 20 anni di lavori forzati, fu liberato il 17 luglio 1923 ed eletto deputato per la Seineet-Oise l'anno dopo. Rieletto alla camera nel 1929 per il Puteaux e nel 1936 per Parigi, di cui fin dal 1929 era consigliere municipale, ha svolto funzioni di primo piano nell'organizzazione comunista: membro dal 1925 del Comitato centrale del PCF, nel marzo 1931 entrò nel Bureau politique, nell'ottobre 1932 nel Comitato esecutivo dell'Internazionale comunista, della quale fu segretario dal 1935 al 1943. Partecipò alla guerra di Spagna come ispettore delle brigate internazionali; caduto sotto l'azione dei decreti repressivi di Daladier, perse il mandato parlamentare e il 26 gennaio 1940 fu condannato in contumacia a cinque anni di prigione. Successivamente, ad Algeri, M. contribuì attivamente all'adesione delle forze democratiche a De Gaulle. Dopo la liberazione della Francia è stato eletto a tutte le assemblee e fa parte del Comitato centrale del PCF, ove gode fama di estremista.