TARDIEU, André-Eugène-Gabriel
Giornalista e uomo di stato francese, nato a Parigi il 12 settembre 1876. Entrato nel Ministero degli esteri nel 1898, fu addetto al Ministero degli interni nel 1899, quando Waldeck-Rousseau formò il Ministero. Fin dal 1900 lo attrasse il giornalismo. Fece le sue prime prove nel Figaro, entrò quindi al Temps, e collaborò contemporaneamente in molti altri giornali e riviste, mostrandosi partigiano della politica di alleanze, dello sviluppo dell'impero coloniale e dell'espansione militare. Incaricato di un corso di francese all'università Harvard nel 1908, professore di politica estera alla Scuola di scienze politiche nel 1909, professore di politica estera alla Scuola superiore di guerra nel 1911, lottò in favore del servizio di tre anni. Avversario di Jaurès, lo attaccò nel Temps, nella Revue des Deux Mondes e difese il punto di vista dello Stato maggiore nel momento in cui anche Clemenceau lo sosteneva nell'Homme libre. Eletto deputato nel 1914, T. combatté nella guerra mondiale nel 1914 e 1915. Ritornato, nel 1916, alla camera dei deputati, Clemenceau gli affidò, nel 1917, l'alto commissariato francese in America, dove preparò la missione Joffre-Viviani. Collaborò con Clemenceau al trattato di Versailles, e fu ministro delle Regioni liberate dal 1919 al 1920. Nel 1922, fondò con Clemenceau l'Écho national, nel quale difese il trattato di Versailles e il "clemencisme". Battuto nelle elezioni del 1924, fu eletto, nel 1926, all'elezione complementare del territorio di Belfort. Nel luglio 1926, entrò nel gabinetto Poincaré come ministro delle Regioni liberate, e nel 1927, in seguito alle dimissioni dei radicali-socialisti, assunse il ministero dell'Interno. Nel 1929 divenne presidente del consiglio e formò un ministero di concentrazione. Dopo una crisi nel febbraio 1930, formò un altro ministero che cadde di fronte all'opposizione del senato, il 5 dicembre 1930. Ministro dell'Agricoltura nel gabinetto Laval (1931), fu nuovamente presidente del consiglio (febbraio-maggio 1932), e dimissionario dopo le elezioni che mandavano alla camera una maggioranza di sinistra. Capo dell'opposizione dal 1932 al 1934, entrò, come ministro di stato, nel ministero Doumergue, formatosi dopo il 6 febbraio. Alla caduta di questo gabinetto (novembre 1934) rifiutò di collaborare con il ministero Flandin, e accentuò, da allora, la sua posizione antiparlamentare e antiradicale, rifiutando di partecipare alla lotta elettorale del 1936 e inaugurando, con il libro e il giornale, un'aspra campagna contro il parlamentarismo, la democrazia e il socialismo.
Oltre la sua collaborazione al Temps, al Figaro, al Petit Bleu, al Petit Parisien, alla Neue freie Presse, alla Revue des Deux Mondes, a Gringoire, ecc., T. pubblicò numerosi libri fra cui: Questions diplomatiques, Parigi 1904; La Conférence d'Algésiras, 1907; Notes sur les États-Unis, 1908; Le prince de Bülow, 1909; La France et les alliances. La lutte pour l'equilibre, 1909; Le mystère d'Agadir, 1912; L'Amérique en armes, 1919; La Paix, 1921; Devant l'obstacle, l'Amérique et nous, 1927; L'Épreuve du pouvoir, 1931; Devant le pays, 1932; L'heure de la décision, 1934; Sur la pente, 1935, ecc.
Bibl.: F. Challaye, Un aspirant dictateur, A. T., Parigi s. a.; M. Missoffe, La vie volontaire d'A. T., ivi 1930; M. Privat Les heures d'A. T. et la crise des partis, ivi 1930.