Scrittore francese (Nîmes 1900 - Parigi 1983). Si fece conoscere con Roux le bandit (1925), romanzo d'impianto tradizionalista, cui seguirono Les hommes de la route (1927) e Le crime des justes (1928). Ai romanzi d'ispirazione regionalista sono da ricollegare anche quelli storici ambientati nelle Cevenne (La superbe, 1967; Sans peur, 1978). Come scrittore impegnato si era fatto notare con L'homme contre l'his toire (1927), e in alcune opere si riflette la sua partecipazione alla Resistenza: Quatre mois (1940); Le puits des miracles (1945). La sua prosa robusta e scarna raggiunge particolare forza espressiva in opere autobiografiche o inserite nella tradizione dei moralisti francesi: L'homme qui marchait devant moi (1948); La neige et la fleur (1951); Le chiffre de nos jours (1954); Nos ancêtres les Gaulois (1958). Accademico di Francia dal 1956.