Scultore e pittore (n. Valenciennes 1330 - m. prima del 1402). La sua produzione, documentata ma in gran parte perduta, tenuta in grande considerazione dai contemporanei (J. Froissart), è preziosa testimonianza del realismo e della sensibilità tardo gotica. Attivo in Fiandra (1360) e a Valenciennes (1361-64), lavorò poi principalmente per Carlo V re di Francia, che gli commise le tombe (compiute nel 1366) di suo padre Giovanni II, di Filippo VI di Valois, di Giovanna di Borgogna (ora perduta) e la sua propria, per l'Abbazia di Saint-Denis presso Parigi (autografa sembra solo la statua giacente di Carlo V). Dopo un probabile soggiorno in Inghilterra, e di nuovo in Fiandra e a Valenciennes, dal 1386 lavorò per Jean de Berry. Sua unica opera certa di questo periodo è un Salterio (Parigi, Bibl. nat.) con 24 miniature che presentano, su un fondo di colori vivaci, le figure in grisaille di apostoli e profeti.