Pittore vascolare attico (seconda metà del 6º sec. a. C.), tipico rappresentante della fase di transizione dallo stile a figure nere allo stile a figure rosse. Seguace di Exechia, predilige gli abiti ornati, la rigidità delle pieghe, gli atteggiamenti manierati, l'incisione e la vernice bianca per i corpi femminili. Solo nella fase più tarda il disegno si semplifica e i particolari anatomici e le pieghe degli abiti divengono più naturalistici. Le opere che di lui ci restano, o a lui attribuibili, sono di soggetti assai varî, da quelli mitologici (come la contesa fra Apollo ed Eracle per il possesso del tripode) alle scene di convito e di musica.