ANDERMATT (ital. Orsèra; A. T., 20-21)
Villaggio deVla Svizzera, a 1444 m. s. m. sulla destra della Reuss e a un'ora circa di cammino da Göschenen, imbocco N. della galleria del Gottardo. I suoi abitanti, che ammontano secondo l'ultimo censimento a 920, si dedicano quasi tutti all'allevamento del bestiame e al caseificio. Ha una chiesa dedicata a S. Colombano che risale al sec. IX e una più recente, edificata nel 1602, che serve come parrocchia; ed ha pure molti alberghi, di cui alcuni grandiosi, essendo centro turistico e militare di prim'ordine, per quanto abbia clima rigido e di tipo alpino. Da Andermatt, lungo la carrozzabile del Gottardo, si passa in breve ora alla Furka e all'Oberalp, mentre, per la gola delle Schöllenen, che è lunga ben 5 km., e la galleria di Uri (Urnerloch), si possono visitare il Ponte del Diavolo e la forra della Reuss, ch'è una delle più selvagge e grandiose fra quelle delle Alpi. Proprio in essa, vicino al ponte, nel 1899 fu eretta la croce commemorativa dedicata ai soldati russi di Suvorov morti durante la campagna d'Italia, un secolo prima. L'importanza maggiore di Andermatt è quella militare: essa è il centro di tutto il sistema difensivo svizzero del Gottardo, perché vi s'incrociano le vie principali del massiccio alpino che la domina, facendone una delle vie strategiche più pericolose dell'arco italo-svizzero. Tanto in Andermatt quanto nei suoi dintorni sorgono perciò molti forti e numerose costruzioni militari, come caserme, magazzini, campi trincerati e di tiro, per cui la stessa viabilità è sottoposta a qualche restrizione.