Ancona
Città delle Marche. Fu fondata da esuli siracusani intorno al 390 a.C. e conservò i caratteri della sua origine greca anche sotto il dominio romano (municipio dopo la guerra sociale, più tardi colonia). Caduto l’impero d’Occidente, dopo il periodo bizantino passò con le altre città della Pentapoli sotto il dominio del duca longobardo di Spoleto. Nel 917 respinse l’assedio dei saraceni, che l’avevano già distrutta nell’848. Postasi sotto la protezione degli imperatori d’Oriente, lottò contro Venezia, concludendo nel 1150 una pace onorevole. Difese la sua autonomia politica e commerciale respingendo l’assedio di Federico Barbarossa (1167) e quello di Cristiano di Magonza (1174). Nel 1348 fu occupata dai Malatesta e poi ceduta (1355) al cardinale Albornoz. La libertà comunale di A. cessò nel 1532, allorché con Clemente VII entrò sotto la sovranità diretta del papato. Tolta allo Stato della Chiesa dai francesi, fu ridata al pontefice nel 1815 e gli appartenne fino al 29 settembre 1860. Per il plebiscito del novembre entrò a far parte del regno d’Italia.