ANAXIMENES (᾿Αναξιμένης)
Supposto scultore sulla base di un iscrizione di Gortina, trascritta nel Rinascimento, per la quale si riteneva che l'A. di Mileto, figlio di Euristrato, il cui nome seguiva la dedica di una statua onoraria del proconsole Q. Cecilio Rufino, fosse l'autore della statua stessa. Si tratta invece di due iscrizioni diverse, fuse assieme per errore; l'una pertinente alla statua del proconsole, l'altra a un ritratto del celebre filosofo Anassimene, come già da tempo la mancanza del verbo ἐποίει e la perfetta coincidenza del patronimico e dell'etnico avrebbero dovuto far sospettare. La pubblicazione delle iscrizioni del Pretorio di Gortina ha infatti permesso di accertare che l'iscrizione di Rufino non porta alcuna firma di artista, mentre l'iscrizione di A. milesio, quale nome del rappresentato e non dell'artista, si è ritrovata su un frammento di base o erma destinata a sorreggere un ritratto del filosofo. Dobbiamo perciò espungere il nome di A. milesio dalla serie degli scultori antichi.
Bibl: E. Loewy, I. G. B., 409; W. Amelung, in Thieme-Becker, s. v.; M. Guarducci, in Riv. Ist. Arch. St. Arte, 1929, p. 149; id., Inscr. Cret., IV, 345; J. Toynbee, Some Noteson Artists in the Roman World, Bruxelles 1951, p. 24.