BACONSKY, Anatol E.
Poeta e prosatore rumeno, nato a Cofa (Bessarabia-Moldavia, URSS) il 16 giugno 1925 e morto a Bucarest durante il grande terremoto del 4 marzo 1977. Ha compiuto gli studi alla facoltà di Giurisprudenza di Cluj e ha pubblicato le sue prime poesie sulla rivista locale Tribuna. Le sue liriche e la sua prosa sono collegate al trionfalismo politico rumeno degli anni Cinquanta. Poezii (1950, "Poesia"), Copii din Valeo Arieçsului (1951, "I ragazzi della vallata dell'Argeçs"), C^intece de zi çsi noapte (1954, "Canti di giorno e di notte"), Versuri (1961, "Versi"), Imm către zoiri zilei (1962, "Inno all'alba del giorno"), sono i volumi in cui B. esprime il proprio ingenuo ed entusiasta pathos di giovane patriota, estroverso e sicuro di sé, nel regime comunista della Romania.
Fiul risipitor (1964, "Il figliol prodigo") segna una svolta: il poeta diventa attento a sé stesso e al proprio destino, la poesia diviene confessione. Cadavre în vid (1969, "Cadaveri nel nulla") è una protesta poetica − o un lamento − contro l'assurdità dell'esistenza umana: chi, come lui, è nato alla "confluenza insanguinata dell'Oriente e dell'Occidente", si rende ben conto di ciò che significa essere in uno spazio "vuoto, paralizzato". Dalla poesia B. passa alla prosa fantastica. L'Echinoxul nebunilor (1967, "Equinozio dei pazzi") è una narrazione romantico-terrificante: dei malviventi, divenuti pastori, trasformano una foresta in statue femminili e dipingono le case e le capanne, fino a che, durante la primavera, tutto si scioglie e si distrugge: l'arte non è perenne, come non lo è la natura stessa.
Negli anni 1975-76, durante uno stage a Berlino Ovest, B. scrive un romanzo fantastico-realista, Biserica Neagră (1975, "La Chiesa nera"), nel quale si evidenzia una certa tendenza anti-totalitaria, il cui bersaglio è naturalmente la dittatura del regime comunista in Romania. Mai pubblicato in Romania, il romanzo è apparso solo in traduzione tedesca. L'allegoria sottesa al racconto è trasparente: un ''ordine dei mendicanti'' prende il potere (amministrativo e politico) di una città; corrompe le coscienze, distrugge ogni forma di resistenza e realizza un'uguaglianza livellata su uno stato di bassa miseria materiale e morale.
B. ha esercitato anche critica letteraria, pubblicando Colocviu critic (1957, "Colloquio critico"), Poeçti çsi poezie (1968, "Poeti e poesia"), Pagini despre literatura universilă contemporană (1969, "Pagine sulla letteratura contemporanea universale") e il Panorama poeziei universale contemporane (1972), un'antologia di traduzioni della poesia contemporanea di tutto il mondo.
B. è stato anche un appassionato viaggiatore. In un tempo in cui dalla Romania si usciva molto difficilmente, ebbe l'idea di rendere pubbliche, per iscritto, le proprie esperienze di viaggio. Călătorii in Europa çsi Asia (1960, "Viaggio in Europa e in Asia") e Remember vorrebbero aprire ai Rumeni nuovi orizzonti di cultura internazionale.
L'opera di B. è il risultato di un'alta coscienza artistica, culturale e politica. L'appartenenza a uno spazio e a un popolo che meritano un posto dignitoso nella cultura del mondo contemporaneo caratterizza tutta la sua opera.