Anastasio I
Imperatore bizantino (Durazzo 431-forse Costantinopoli 518). Modesto funzionario di corte, morto Zenone Isaurico (491) ne sposò la vedova Ariadne. Fu incoronato nonostante l’ostilità del patriarca Eufemio, che lo sospettava monofisita (ma A. s’impegnò a rispettare le decisioni del concilio di Calcedonia), e degli Isaurici, che lo costrinsero a lottare, nella loro regione dell’Asia Minore, per 5 anni (492-497). Fronteggiò poi le incursioni degli slavi (dal 493), dei bulgari (dal 499), per proteggersi dalle quali fece costruire (507) il famoso «lungo muro» di Costantinopoli, e dei persiani, avanzati nella Mesopotamia (502), che costrinse alla pace (505). Sanzionò invece il dominio in Italia di Teodorico (493) e poi quello di Clodoveo, i quali riconobbero la sua alta sovranità. Riformò l’amministrazione finanziaria abolendo il chrysargyron (498 o 501) e, pur attuando sgravi, accumulò un tesoro cospicuo. Negli ultimi anni, favorendo i monofisiti, provocò sommosse popolari e la ribellione del generale Vitaliano, vinto nel 514 e sollevatosi ancora nel 518.