Seguace (sec. 4º a. C.) della filosofia democritea, con tendenza scettica, maestro dello scettico Pirrone. Dalla sua concezione della felicità come sommo bene gli derivò il soprannome di Εὐδαιμονικός "eudemonico". Ebbe fama di adulatore e di vizioso, ma tale fama sembra contraddetta dall'atteggiamento di eroica sfida preso durante il martirio che soffrì, condannato a morte da Nicocreonte tiranno di Cipro.