ANASSARCO ('Αβαξαρχος, Anaxarchus) d'Abdera
Fu seguace della filosofia democritea, con tendenza scettica, e maestro dello scettico Pirrone. Il suo soprannome di Εὐδαιμονικός "eudemonico", deve riferirsi più alla sua concezione della felicità come sommo bene che alle effettive condizioni prospere in cui trascorse la sua esistenza. Accompagnò Alessandro Magno nelle sue spedizioni in Asia, certo per soddisfare la sua curiosità scientifica, e si comportò con lui con elegante e spiritosa ironia: l'atteggiamento da adulatore, che pure in questa occasione gli è attribuito, dipende probabilmente dalle esagerazioni delle fonti peripatetiche. E anche la sua tradizionale mollezza e intemperanza discorda dall'atteggiamento di eroica sfida durante il martirio e la morte che ricevette da Nicocreonte tiranno di Cipro, cui è fama ripetesse: "Macina, macina il sacco di Anassarco: Anassarco non lo macini!".
Bibl.: Th. Gomperz, Hellenica, II, p. 268 segg.; E. Zeller, Philos. d. Griechen, 3ª ed., I, p. 779 segg.; Kaerst, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss. I, col. 2080.