analisi
Scomposizione, empirica o astratta, di un oggetto di studio nelle parti che lo costituiscono.
L’a. positiva persegue la conoscenza di un fenomeno (per es. il reddito) e delle sue interrelazioni con alcune determinanti (per es. le aliquote fiscali). L’a. normativa prescrive come si debbano sollecitare le determinanti (le aliquote) per raggiungere un obiettivo (un dato livello di reddito). L’a. dinamica studia l’evolvere nel tempo di queste interrelazioni e può quindi spiegare l’effetto di una variazione dell’aliquota sul reddito a distanza di un anno. L’a. statica, essendo più semplice, costituisce in genere la prima fase dell’esame di un fenomeno e ne valuta le relazioni contemporanee. L’a. economica si avvale di strumenti di indagine mutuati da altre discipline. L’a. teorica sfrutta modelli matematici per controllare la coerenza delle deduzioni e agevolare il passaggio alla misurazione delle relazioni economiche. Quella applicata usa l’a. statistica per trarre dai dati informazioni sulla consistenza e variabilità delle grandezze economiche, nonché sulla rispondenza tra i fenomeni osservati e le ipotesi testabili derivanti dai modelli. Nell’industria finanziaria, l’a. fondamentale dà indicazioni su strategie di compravendita di titoli, integrando l’esame del bilancio, quello della qualità dei dirigenti, dell’industria di appartenenza e dell’economia nel suo complesso. L’a. tecnica, infine, con medie mobili o grafici, cerca di trovare andamenti ricorrenti nei prezzi delle azioni per dare indicazioni su strategie di compravendita.