SEDIMENTI, Analisi dei
Si pratica generalmente con l'esame microscopico, ma talvolta anche con opportuni saggi chimici o con manovre fisiche: per es., un sedimento di urati nell'urina potrà venire riconosciuto in base alla sua proprietà di sciogliersi con il calore. Dai varî liquidi organici si ottiene il sedimento in un tempo più lungo lasciando il liquido in riposo in recipiente a calice ovvero più rapidamente centrifugandolo in appositi tubetti appuntiti all'estremità. Si porta una goccia della parte sedimentata su un vetrino portaoggetti; ricoperta con vetrino coprioggetti, essa serve per un esame a fresco; per un esame colorato se ne fa uno striscio, che si essicca, si fissa col calore o con opportuni liquidi e si colora con i coloranti volta a volta indicati. In clinica si sottopongono ad analisi specialmente i seguenti sedimenti:
a) Sedimento urinario: al microscopio può dimostrare presenza di elementi organizzati, cioè di emazie (v. ematuria), leucociti (v. piuria), cilindri (v. cilindruria), epitelî piatti (dell'uretra, della vagina, della vescica), epitelî caudati (dei bacinetti renali, ureteri e vescica), epitelî renali difficili da identificare; e di elementi non organizzati, cioè di cristalli d'urato acido di sodio, d'acido urico, d'ossalato di calcio, d'acido ippurico, cistina, leucina e tirosina, triplofosfato, carbonato, solfato e fosfato di calcio, fosfato di magnesio, ecc. Già all'esame macroscopico si possono riconoscere: il sedimento laterizio, rossastro, costituito da urato di sodio e tinto dall'uroeritrina, che si separa dalle urine acide concentrate; il sedimento di fosfati, biancastro, separantesi dalle urine alcaline e debolmente acide; e il sedimento caratteristico, bianco-verdastro, del pus.
b) Sedimento di liquidi di versamenti pleurico, peritoneale, pericardico: si presenta diversamente costituito a seconda che si tratti di essudati o di trasudati. Negli essudati, dovuti a processi infiammatorî delle sierose, si possono riscontrare emazie, globuli bianchi (polinucleati e linfociti) ed elementi nucleati di origine istogena (cellule della sierosa, plasmacellule, istiociti, fibroblasti e cellule atipiche o neoplastiche); e al prevalere degli uni o degli altri elementi si attribuisce un alto valore diagnostico e prognostico della malattia; frequentemente si ritrovano anche i germi che hanno causato l'infiammazione e che si mettono in evidenza con particolari metodi di arricchimento e di colorazione o con metodi colturali. I trasudati sono più poveri di elementi cellulari, costituiti esclusivamente da corpuscoli rossi e bianchi e da cellule di sfaldamento della sierosa; in essi mancano i germi patogeni.
c) Sedimento del liquido cefalo-rachidiano: quello normale contiene scarsissimi elementi cellulari (linfociti); nelle meningiti ve n'è invece una quantità abnorme: linfociti nella meningite tubercolare, polinucleati nelle meningiti acute. Possono trovarsi emazie, dovute a cause accidentali o a fatti traumatici (frattura della base del cranio), e, nei processi infiammatorî, i germi patogeni (diplococco, meningococco, bacillo di Koch, ecc.), che si mettono in evidenza con la colorazione o con indagini colturali.