ANAGRAFE (dal gr. ἀναγραϕή "registrazione")
Il servizio d'anagrafe, introdotto nel regno con r. decreto 31 dicembre 1864, n. 2105 e affidato all'autorità municipale, importò l'istituzione, in ogni comune, dei "registri di popolazione", destinati a mettere in evidenza lo stato numerico della popolazione dei comuni stessi rilevandone i mutamenti che si verificano per le varie cause, sia naturali, sia civili (morte, nascita, emigrazione, cambiamento di stato per matrimonio, raggiungimento di maggiore età, ecc.).
Siffatto accertamento (al quale si connettono quelli risultanti dai registri di stato civile e dalle operazioni del censimento) corrisponde alle esigenze della pubblica amministrazione, alla quale interessa conoscere lo stato della popolazione e cioè l'età, il sesso, lo stato civile, la professione e in genere i requisiti richiesti per l'adempimento di determinate funzioni e per l'esecuzione di svariati servizî che le leggi o i regolamenti affidano alle amministrazioni comunali o che debbono svolgersi con il loro concorso o sotto il loro controllo (così, per esempio, il numero degli abitanti del comune determinava in passato il numero dei consiglieri comunali e dei membri delle giunte municipali, e serviva di mezzo per stabilire il concorso nelle spese consorziali; in base ai risultati dei registri di popolazione si ricavano i dati per la formazione delle liste elettorali e dei giurati, per le liste di leva, per gli elenchi degli obbligati all'istruzione elementare, per la formazione delle matricole relative alle varie tasse e imposte, ecc.).
Facoltativa dapprima, resa poi obbligatoria con la legge 20 giugno 1871, n. 297 che indiceva il 2° censimento, disciplinata coi regolamenti 4 aprile 1873 e 21 ottobre 1901, n. 445, la regolare tenuta dei registri di popolazione è dalla legge comunale e provinciale affidata al sindaco (ora al podestà) nella sua qualità di ufficiale del governo (art. 150 del testo unico 4 febbraio 1915, n. 148) Il registro di popolazione si divide in due parti, nella prima delle quali è la popolazione stabile, ossia con residenza abituale nel comune, nell'altra la popolazione mutabile o fluttuante (studenti, ricoverati in ospizî, detenuti in case di pena, infanti a baliatico, ecc.). Per la formazione del registro, il territorio comunale viene anzitutto ripartito in zone (rioni, sestieri, quartieri, ecc.) e quindi in vie e piazze, numerandosi progressivamente le case con un numero civico. Per ogni casa viene formato lo schedario che comprende: a) il foglio di casa, con l'indicazione delle famiglie che in essa abitano; b) il foglio di famiglia; c) la scheda individuale. Il foglio di famiglia indica, alla sua volta, cognome, nome, paternità, relazione di parentela, domesticità o semplice convivenza col capo di famiglia, mentre la scheda individuale contiene gli estremi per ogni singolo membro della famiglia stessa (cognome, nome, paternità, maternità, sesso, luogo e data di nascita, stato civile e, per i coniugati, anche il cognome e nome dell'altro coniuge e gli eventuali cambiamenti di stato coniugale o di vedovanza), e inoltre la professione, il mestiere, lo stato di cittadinanza e - ove consti - anche il domicilio civile. Per il registro della popolazione mutabile o avventizia si segue invece il sistema più sommario dei fascicoli o fogli sciolti.
In pratica i registri d'anagrafe non hanno corrisposto pienamente ai fini della legge, in quanto le loro risultanze - per non tenersi conto, in molti comuni, anche per le difficoltà di accertamento, delle mutazioni che avvengono nel movimento della popolazione - non sempre sono sicure e attendibili.
La legge di pubblica sicurezza del 25 dicembre 1888, n. 5888, aveva anch'essa stabilito l'impianto di speciali registri di popolazione negli uffici di questura per facilitare le indagini della polizia. Ma riconosciutane la scarsa efficacia, vennero poi aboliti.
Bibl.: E. Raseri, Popolazione, in V. E. Orlando, Trattato completo di Diritto amministrativo italiano, IV, ii, Milano 1905, pp. 3-121; M. Capalozza, Il registro di popolazione ed il IV censimento, Napoli 1893.