Rivoluzionario giacobino (Gnadenthal, Treviri, 1755 - Parigi 1794). Barone prussiano, nel 1776 si stabilì a Parigi. Illuminista, acceso polemista (Certitude des preuves du mahométisme, 1780, in risposta alla Certitude des preuves du christianisme del Bergier), si legò durante la Rivoluzione del 1789 ai giacobini combattendo aspramente i girondini; predicò la repubblica universale (si autoproclamò "oratore del genere umano") e il culto della Dea Ragione. Deputato alla Convenzione, essendosi legato con gli hebertisti, fu vittima della campagna robespierrista contro questi ultimi e finì sul patibolo.