Blandiana, Ana (nome d¿arte di Otilia Valeria Coman)
Blandiana, Ana (nome d’arte di Otilia Valeria Coman). – Poetessa, prosatrice e saggista romena (n. Timişoara 1942). Già dal 1959, quando esordisce da liceale sulla rivista «Tribuna», sceglie il proprio pseudonimo, derivato dal nome del villaggio dal quale proveniva la famiglia materna. Accusata di essere «figlia di un nemico del popolo», non potrà pubblicare per alcuni anni. Il primo volume di poesie, Persoana întîia plural (Prima persona plurale) è del 1964 e la impone subito come parte della nuova «esplosione lirica» (Ion Pop) che negli anni Sessanta del 20° sec. reagisce all’ideologia del realismo socialista. Le successive raccolte poetiche, fra le quali Ora de nisip (1983; trad. it. L’ora di sabbia, 1987), si muovono fra una luminosa essenzialità lirica, una visionarietà favolistica derivata dal folklore romeno e «una lingua poetica lontana dalla sofisticazione occidentale» (Frabotta). Intanto pubblica nel 1970 Calitatea de martor (La qualità del testimone), primo di diversi volumi saggistici, e si distingue anche per le raccolte di versi per l’infanzia, la prosa fantastica e gli appunti di viaggio. Nel 1984 fa apparire su rivista dei versi che alludono pesantemente all’atmosfera oppressiva vissuta dai romeni sotto la dittatura di Nicolae Ceausescu; per questo e per altri simili pronunciamenti deve subire le misure restrittive del regime. Dopo la svolta politica del dicembre 1989, partecipa attivamente alla difficile transizione verso la democrazia, battendosi per un pieno superamento dell’eredità comunista. La raccolta complessiva della sua opera in versi, Poeme (1964-2004), appare nel 2005, e la conferma come il maggiore poeta romeno vivente, mentre la sua attività poetica continua con A fi sau a privi (2005) e Patria mea A4 (2010). Una significativa scelta delle sue poesie in traduzione italiana è contenuta nel volume Un tempo gli alberi avevano gli occhi (2004).