AN K'ING (fr. Ngan-K'ing, trascritto anche An-Ch'ing; pronuncia italiana An-c'ing, secondo il dialetto di Pechino; A. T., 97-98)
Capitale della provincia di An Hwei (v.), situata a 30°36′ N. e 117°25′ E. sulla riva sinistra del Yangtze Kiang, sul quale ha un porto di scalo (1877) per la navigazione fluviale a vapore. La città che ha ora oltre 100.000 abitanti, esisteva già al principio dell'èra volgare, sotto la dinastia Han. Ebbe il nome odierno sotto la dinastia Sung, nel 1147. È circondata da mura merlate lunghe circa 4 km., con cinque porte.
Fu quasi distrutta durante l'insurrezione dei T'ai P'ing (1853), i quali ne ebbero il dominio per sei anni. I rivoluzionarî furono sconfitti presso An K'ing dal celebre generale Tseng Kuo-fan; il luogo della loro disfatta si chiama ancor oggi Luan she-tuei, ossia la montagna dei cadaveri.
È caratteristica la stupa (torre buddhistica), sulla riva del fiume, che si scorge all'arrivo, restaurata nel 1860. Davanti alla torre è un edificio eretto per perpetuare la memoria di Ying Kung-pao, antico governatore che lottò contro i T'ai P'ing. È anche notevole il tempio di Confucio.
An K'ing sotto l'Impero aveva un'accademia militare e una zecca provinciale.