ampiezza
. Il sostantivo appare due volte. Nel primo luogo (If V 20 non t'inganni l'ampiezza de l'intrare!) ha significato proprio, se intrare ha valore sostantivale (Scartazzini-Vandelli). Se viene inteso come verbo e indica, pertanto, l'atto, il modo e. moto insieme, a. esprime la " facilità " d'entrare (cfr. Aen. VI 126 " facilis descensus Averno "; Ovid. Met. IV 439-440; Matt. 7, 13 " Lata porta et spatiosa [larga e facile insieme] via est, quae ducit ad perditionem ").
In Pd XXXII 52 Dentro a l'ampiezza di questo reame, il senso proprio del termine, che vale " ambito ", si estende a quello di " immensità ", che assorbe e supera ogni limite. Siamo nell'Empireo, che è lo soprano edificio del mondo... di fuori dal quale nulla è; ed esso non è in luogo [non è in loco, Pd XXII 67]... è quella magnificenza de la quale parlò il Salmista (Cv II III 11). v. anche AMPIO.