Vedi AMPHIPOLIS dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AMPHIPOLIS (᾿Αμϕίπολις, Amphipŏlis)
Città greca in una regione della Macedonia già appartenente alla Tracia, sul fiume Strimone, lontana 25 stadî dalla foce dove era il porto di Eion.
Un'ansa del fiume proteggeva su tre lati la città, che sorgeva su una collina a terrazze, tanto che solo dal lato E era cinta da mura, che chiudevano l'ansa attestandosi con le estremità al fiume. Punto importante per il commercio, nodo stradale detto ᾿Εννέα ὁδοί (Nove Strade) già in possesso degli Edoni, occupato soltanto nel 437 dagli Ateniesi, che dettero all'abitato il nome di A., cioè di città cinta (dal fiume). Presso A. si combatté nel 421 la battaglia in cui Brasida vinse e morì. Passò poi sotto il dominio macedone e sotto quello di Roma, divenendo la capitale della Macedonia prima e fu attraversata dalla via Egnatia.
V'erano i templi di Artemide Brauronia o Tauropòlos.
Rimangono alcuni resti delle mura e, ai piedi della collina le fondazioni di una basilica. Recenti scavi hanno messo in luce una vasta necropoli con tombe di vario tipo del IV e III sec. a. C. con numerosa supellettile, oreficerie e stele iscritte. Nella pianura sotto il villaggio di Kerdillion è stato trovato un leone colossale seduto, analogo a quello di Cheronea, su un alto basamento con quattro colonne doriche inserite agli angoli e terminante a piramide. Attualmente il leone è restaurato su base più piccola.
La città coniò, nel periodo d'indipendenza, e poi sotto il dominio macedone, belle monete, fra cui quelle con la testa di tre quarti di Apollo, cinto di alloro, di morbido e vivo pittoricismo.
Bibl: G. Hirschfeld, in Pauly-Wissowa, I, c. 1949, s. v.; O. Bronner, The Lion Monument at Amphipolis, Cambridge Mass., 1941; I. Roger, Le monument au lion d'Amphipolis, in Bull. Corr. Hell., LXIII, 1939; B. V. Head, Historia numorum, Oxford 1911, p. 214 ss.; A. K. Orlandos, Τὸ ἔργον τῆς ἀρχαιολογικῆς ᾿Εταιρείας τὸ 1956, Atene 1957, pp. 54-57.