AMOR (Amor)
Mosaicista di origine probabilmente gallica, attivo nel II sec. d. C. circa, che firmò col maestro suo T. Sennius Felix di Pozzuoli un mosaico rinvenuto a Lillebonne (Iuliobona). Il mosaico - pavimento del tempio di Apollo e Diana - è diviso in quattro sezioni con scene di caccia al cervo; al centro è raffigurato Apollo che insegue Dafne. La firma dell'apprendista A. è stata alquanto discussa; l'interpretazione ora più diffusa è c(ivis) K(aletanus), cioè della tribù gallica dei Caletani, sebbene la Toynbee intenda ancora c(ivis) K(arthaginiensis). Si tratta, ad ogni modo, con ogni probabilità, di un romanizzato al seguito di un maestro romano; e, infatti, anche il mosaico presenta caratteri esclusivamente romani.
Bibl: C.I.L., XIII, 3225; Abate Cachet, in Rev. Arch., XXI, 1870, p. 337; H. Lucas, in Röm. Mitt., XVII, 1902, p. 128; Inv. mos. Gaule, I2, p. 80, n. 1051; A. Blanchet, La mosaïque, Parigi 1928, p. 56; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, Bruxelles 1951, p. 46.