AMIZONE (Amizone da Solaro)
Giurisperito e priore domenicano milanese, nacque verso il 1190; detto generalmente "de Solario" e "Solar(i)(us)" con probabile riferimento al paese di Solaro - nei pressi di Saronno - anziché alla famiglia Solari; più raramente "Salari(us)", "de Mario" e ide Losariai - ove Me Los sono evidenti cattive letture di Sol.
Figlio di Pietro, di famiglia distinta, studiò giurisprudenza e divenne notaio pubblico del Sacro Palazzo. Aveva acquistato fama nella sua professione, quando, nel 1219, in uno dei passaggi di S. Domenico per Milano, fu dallo stesso aggregato al nuovo Ordine dei predicatori. Ricevuto l'abito religioso a Bologna dalle mani di s. Domemco, nel 1220 fu inviato a Milano con altri religiosi milanesi a costituire una famiglia domenicana in S. Eustorgio. Probabilmente fu altre volte compagno di viaggio di S. Domenico, come lasciano supporre le sue deposizioni al processo di canonizzazione, benché stilate con laconicità e aridità tutta notarile.
L'8 ag. 1233 A., allora priore di Padova, intervenne quale teste giurato al processo bolognese sulla santità di s. Domenico, ricordando tra l'altro l'amore della povertà e lo spirito d'orazione del santo fondatore con testimonianze dirette. Dopo un lungo priorato nella città di Padova, ove già nel 1226 aveva fondato la chiesa domenicana di S. Agostino e forse aveva anche insegnato alla università, fu dal capitolo provinciale di Milano del 1249 fatto priore di S. Eustorgio di Milano e assolto dall'ufficio dal capitolo provinciale di Bologna dell'anno seguente. Il 2 luglio 1251 figura tra i presenti a Milano in un atto notarile tra domenicani e umiliati.
Il 2 sett. 1252 funge da notaio nel processo istituito a S. Eustorgio contro i cospiratori e sicari di s. Pietro da Verona e del compagno di viaggio fra' Domenico. Dopo questa data non abbiamo più notizie certe su di lui.
Gli vengono attribuite alcune scritture: Consilium iuridicurn in causa restitutionis dotis Busebii Aliprandi, del 1217, rimasto manoscritto, e le varie testimonianze in merito alla santità di s. Domenico, tramandate dagli storici domenicani e dagli Acta Sanctorurn.
Il nome di Amizone richiama necessariamente quello dì Ardizo(ne)o Ardigone de Solario o de la Sala, morto a Milano, o nei pressi, l'anno 1288, religioso di grande virtù, ricordato nel martirologio domenicano del 1616. Galvano Fiamma, dal quale prendono la notizia gli storici posteriori, tratta separatamente di "Amizo" e di "Ardizo", senza lasciar capire se i due nomi possano essere identificati o no. Contrastanti pareri hanno espresso sulla questione gli storici posteriori.
Supposta esatta la notizia del Fiamma che fissa all'anno 1288 la morte di Ardizone de la Sala o de Solario, bisogna anzitutto distinguere costui dall'omonimo "Arditio de la Salla", professore di teologia. Ciononostante l'identificazione tra A. e il primo Ardizone rimane malsicura, anche se appare probabile.
Resta il fatto che, escludendo l'identificazione, non si saprebbe nulla della vita e attività di Ardigone, che pur era noto "inter maiores fratres ordinis", altrove "inter primiores ordinis", come riferisce il Fiamma. Questa conoscenza e venerazione sarebbero invece pienamente giustificate verso un longevo compagno di S. Domenico. Siamo, tuttavia, sempre nel campo delle supposizioni.
Fonti e Bibl.: J. de Bursellis, Cronicon magistrorum generalium Ord. Fr. Praed..., f. 4r (Amizo), f. 79r (Ardigonus): in Biblioteca Universitaria di Bologna, cod. lat. 1024 (1999); T. Bonnet, Repertorium, II, sub voce Solario, ms. presso l'Istituto Storico domenicano di S. Sabina, Roma; L. Albeni, De viris illustribus Ordinis praedicatorum, Bologna 1517, f. 223r; G. M. Piò, Delle vite de gli huomini illustri di S. Domenico, Bologna 1607, coll. 177-178; J. B. Feuillet, in L'Année Dominicarne, Février, Lione 1884, pp. 252-254 (benché non si indichi la data della morte di Amizone vi si riporta l'elogio attribuito dal Fiamma ad Ardizone); J. Quétif-J. Echard, Scriptores Ordinis praedicatorum, I, Lutetiae Paris 1719, p. 19b in nota, e spec. p. 48a e nota a; Ph. Argelati, Bibliotheca scriptorum Mediolanensium..., II, Milano 1745, coll. 1422-1423 (n. MDCVII); Annales Ordinis praedicatorum, I, Roma 1756,pp. 513 8, 541 e Appendix, coll. 110-111; J.-B. Audiffredi, Bibliothecae Casanatensis Catalogus, I, Roma 1761, p. 166b; H. Tiraboschi, Vetera Humiliatorum monumenta, II, Milano 1767, p. 241 (si noti che nello stesso documento edito in Bullarium Ordinis praedicatorum, I, Roma 1729, p. 195 il nome di A. è stato omesso); Acta Sanctorum Augusti, t. I, Parisiis-Romae 1867, p. 632; Fr. Stephanardus de Vicomercato, Liber de gestis in civitate Mediolani, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., a cura di G. Calligaris, IX, I (Arditio de la Salla del 1 dicembre 1289); G. P. Mothon, Vita del B. Giovanni da Vercelli..., Vercelli 1903, pp. 105 nel testo e ì09 nella storia del culto; A. Mortier, Histoire des maftres de l'Ordre des frères prBcheurs, I, Paris 1903, p. 588 (Amizo); II, ibid. 1905, p. 13 (Ardizzone Salari); R. Coulon, sub voce Amizio de Solaro, in Dict. d'Hist. et de Geogr. Eccles., II, col. 1293 (nel voi. III, col. 1613, la voce Arditio da Solaro è rinviata ad Amizio); G. Odetto, La Cronaca maggiore dell'Ordine domenicano di Galvano Fiamma, in Archivum fratrum praedicatorum, X (1940), pp. 320 (Amizo de Mario), 321, 328, 345 e 348 (sempre A. de Solario); 334 (Ardizo de la Sala), 360 s. (Ardizo de Solario); ibid;, XXIII (1953), pp. 110-111 (Amizo de Solario), 117 In nota (A. de Losaria,come già nella stessa collezione, XVII [1947], p. 158); M. H. Vicaire, Saint Dominique de Caleruega d'après les documents du XIII s., Paris 1955, 99. 216-217; Id., Storia di S. Domenico, Alba 1960, 99. 393 e 545.