AMITERNO (Amiternum)
Antica città situata nel luogo dell'odierna San Vittorino, nell'alta valle del fiume Aterno, in territorio sabino, ai piedi del Gran Sasso, non molto lontano da Aquila (Abruzzo).
Città d'origine antichissima, alleata ancora dei Sanniti nel 299 a. C., occupata dai Romani nel 293, ebbe dapprima la cittadinanza romana sine suffragio. Fu una delle cinque prefetture in cui venne diviso il territorio sabino-vestino. Vi nacque Sallustio. Fiorente municipio della tribù Quirina, vantò in età romana imperiale un proprio teatro, anfiteatro, acquedotti e sontuosi mausolei. Ancora in età costantiniana è ricordato l'ordo splendidissimus Amiterninae civitatis (Corpus inscr. latin., VI, 1772), e restano tuttora documenti epigrafici della sua complessa magistratura. La magistratura suprema è quella, degli octoviri (ivi, 4198 e passim). Interessanti rilievi figurati in pietra locale sono stati rinvenuti: uno dei quali con il corteggio funebre solenne di un magistrato municipale. Una serie di lastre a rilievi, con un corteggio trionfale e scene gladiatorie (Museo Nazionale Romano), era addetta a decorazione di un sepolcro, forse di età augustea.
Fonti epigrafiche, in Corpus inscr. lat., IX, 4177-4320.
Bibl.: H. Nissen, Italische Landeskunde, II, Berlino 1903, p. 470; E. De Ruggiero, Dizionario epigrafico di antichità romane, s. v. Amiternum; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, pp. 349, 360, 444; Ch. Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie der classischen Altertumswissenschaft, I, col. 1840-41. Sui rilievi amiternini v. Persichetti-Waege, in Römische Mitteilungen, 1908, p. 15 segg.; F. Fornari, in Notizie degli scavi, 1917, p. 332 segg.