amiodarone
Farmaco antiaritmico, molto efficace nel trattamento delle aritmie, sia atriali, che nodali (a partenza dal nodo del seno) che ventricolari, ma la sua utilità è limitata dall’elevata tossicità ; può essere somministrato per via orale o endovenosa (quest’ultima solo in ospedale, anche nella rianimazione cardiopolmonare per la fibrillazione ventricolare o la tachicardia con assenza di polso che non risponde ad altri trattamenti). L’a. ha un’emivita plasmatica molto lunga (persiste per varie settimane) e può essere somministrato una sola volta al giorno, tuttavia per raggiungere un livello plasmatico stabile sono necessari tempi molto lunghi, anche mesi. Gli effetti indesiderati della terapia con a. sono: fotosensibilizzazione, microdepositi corneali (frequenti, ma reversibili con la sospensione del trattamento), disturbi della funzione tiroidea, pneumopatia interstiziale (rara ma potenzialmente fatale), epatotossicità. Data la lunga emivita di a., possono verificarsi effetti avversi ed interazioni farmacologiche mesi dopo l’interruzione del trattamento.