Fanfani, Amintore
Politico (Pieve Santo Stefano, Arezzo, 1908-Roma 1999). Studiò economia a Milano, all’univ. Cattolica, dove dal 1936 fu professore di storia economica. Si iscrisse alla FUCI e conobbe G. Dossetti e G. La Pira; con loro, negli anni Trenta, partecipò a numerose discussioni sul rapporto fra cattolicesimo e società. In queste circostanze si formò una parte considerevole della sinistra del cattolicesimo politico italiano, che alla fine della guerra avrebbe svolto un ruolo importante all’interno della DC e, più in generale, nella nascita dell’Italia repubblicana. Rientrato in Italia dalla Svizzera, dove si era rifugiato dopo l’8 sett. 1943, F. fu invitato a Roma da Dossetti, il quale, divenuto vicesegretario della DC, gli affidò la direzione dell’ufficio propaganda del partito, di cui divenne nel 1954 segretario. Parlamentare dal 1946 (deputato fino al 1968, poi senatore), fu più volte ministro e capo di governo. Il terzo (luglio 1960-febbr. 1962) e, soprattutto, il quarto governo F. (febbr. 1962-giugno 1963) aprirono la strada alle compagini del centro-sinistra. Nel 1964 fu candidato, senza successo, alla presidenza della Repubblica. Senatore a vita dal 1972, nel 1973 fu rieletto segretario della DC, che guidò nello scontro referendario per l’abrogazione della legge sul divorzio (1974). Presidente del partito (1976), assunse di nuovo la presidenza del Consiglio (1982-83 e 1987). Nel 1994, con lo scioglimento della DC, aderì al Partito popolare italiano.