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amfetamina

di Paolo Tucci - Dizionario di Medicina (2010)
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amfetamina (o anfetamina)

Paolo Tucci

Sostanza di sintesi (il cui nome d’uso deriva da una crasi del nome chimico alfametilfenetilammina) in grado di alterare i sistemi endogeni controllati da noradrenalina e dopamina. L’a. esiste sotto forma di due isomeri otticamente attivi, specularmente identici (enantiomeri). Si distinguono un enantiomero D e uno L. Uno dei derivati dell’a., la metamfetamina, è stata ampiamente usata durante la Seconda guerra mondiale nella Germania nazista per aumentare la capacità dei piloti militari di rimanere vigili.

Meccanismo d’azione

I due enantiomeri agiscono in modo diverso: il D inibisce prevalentemente la ricaptazione neuronale della dopamina (specie a livello corticale), mentre quello L inibisce anche quella della noradrenalina. Tale effetto determina un aumento dei livelli sinaptici di dopamina e noradrenalina e ciò induce la sintesi endogena di peptidi CART (Cocaine and Amphetamine Regulated Transcript). Tali peptidi sembrano essere responsabili di alcune delle azioni dell’amfetamina.

Effetti

L’a. determina eccitazione, aumento del battito cardiaco e della pressione, riduce la sensazione di fatica, fame e sete. Paradossalmente, essa attenua il disturbo da deficit dell’attenzione e l’ipercinesia nei bambini. In acuto, l’a. può provocare la morte in seguito a eventi cardiovascolari direttamente indotti da essa, oppure a causa degli sforzi fisici eccessivi che si possono compiere sotto la sua azione. Altri effetti nocivi possono derivare dalla ridotta assunzione di cibo e liquidi. Inoltre, possono essere indotti comportamenti psicotici. In cronico, l’a. determina dipendenza.

Derivati dell’amfetamina

Tra i derivati più diffusi ci sono: gli anoressizzanti (➔) amfetamino-simili; la metamfetamina (conosciuta anche come crak o meth o crystal) e l’ecstasy, utilizzate come sostanze d’abuso (➔ allucinogeno); il metilfenidato e l’atomoxetina, che condividono una parte del meccanismo d’azione dell’a., nonché la maggior parte degli effetti farmacologici. Queste due molecole vengono utilizzate nei bambini affetti da disturbo da deficit dell’attenzione e ipercinesia. L’utilizzo di questi derivati anfetaminici in tali patologie è al centro di un dibattito scientifico e culturale: oltre agli effetti cardiovascolari, si teme che tali sostanze possano interferire con lo sviluppo del cervello dei bambini, originando danni irreversibili.

Vedi anche
tossicodipendenza Condizione caratterizzata dall’incoercibile bisogno di far uso continuato di sostanze psicotrope in senso lato, senza alcun riguardo per il danno che ne deriva. A seconda che si faccia uso abitualmente di una sola droga o di più droghe, si parla rispettivamente di monotossicodipendenza e di politossicodipendenza. ... psicofàrmaci Gruppo di farmaci capaci d'influenzare l'attività psichica, normale e patologica. Sono sostanze difficilmente classificabili, perché a somiglianza di struttura molecolare e di effetti d'ordine neurologico possono corrispondere proprietà terapeutiche differenti. In base alle esigenze clinico-terapeutiche ... doping Pratica illegale che consiste nell’assunzione da parte di atleti o nella somministrazione agli stessi di droghe, sostanze eccitanti, farmaci (ammine simpaticomimetiche, analettici, anabolizzanti, ormone della crescita o GH ecc.), o nel ricorso a pratiche terapeutiche (per es. autoemotrasfusioni) rivolte ... stupefacente Sostanza naturale o sintetica che, anche a piccole dosi, agisce modificando lo stato di coscienza e lo stato emotivo. 1. Aspetti farmacologici Vengono genericamente considerate stupefacente numerosissime sostanze eterogenee, quali l’oppio e i suoi derivati morfina ed eroina, la cocaina, la mescalina, ...
Tag
  • SECONDA GUERRA MONDIALE
  • METILFENIDATO
  • NORADRENALINA
  • METAMFETAMINA
  • ENANTIOMERO
Altri risultati per amfetamina
  • anfetamina
    Dizionario di Medicina (2010)
    Sostanza basica appartenente con i suoi derivati alla famiglia delle fenetilammine, utilizzata a scopo medico nel trattamento dell’obesità (per controllare il peso e sopprimere l’appetito) e nella terapia di disturbi mentali e comportamentali, comprese la narcolessia e l’iperattività infantile (➔ attenzione, ...
  • anfetamina
    Enciclopedia on line
    Composto chimico, β-amminopropilbenzene, ovvero β-fenilisopropilammina, di formula: Appartiene alla classe farmacologica delle ammine simpatomimetiche. Si presenta come un liquido incolore. Nelle applicazioni pratiche sono impiegati i suoi sali (solfato, cloruro ecc.), cristallini e ben solubili in ...
  • Anfetamine
    Universo del Corpo (1999)
    Claudio Castellano Il termine anfetamina traduce l'inglese amphetamine, composto di a- privativo, m(ethyl), "metile", ph(en)et(hyl), "fenetil-" e amine, "ammina". La principale proprietà delle anfetamine consiste nell'aumentare lo stato di vigilanza e la resistenza alla fatica; esse inducono tolleranza ...
Vocabolario
metanfetamina
metanfetamina (meno com. metamfetamina) s. f. [comp. di met(il)- e anfetamina (o amfetamina)]. – Composto chimico, derivato metilico dell’anfetamina, dotato di proprietà analoghe a questa, i cui derivati hanno trovato diffusione come droghe...
simpaticomimètico
simpaticomimetico simpaticomimètico agg. e s. m. [comp. di simpatico2 e mimetico] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico, di sostanza naturale (adrenalina, efedrina) o sintetica (per es., l’amfetamina e suoi derivati) che eccita i recettori...
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