MANGIAGALLI, Ambrogio
Letterato, nato a Peschiera Borromeo presso Milano il 7 dicembre 1787; fu notaio, amico del Pellico e del Grossi; morì a Milano il 24 ottobre 1867.
Da giovane pubblicò degli Idillii a imitazione del Gessner, e dei Sermoni che risentono del Parini, e tra questi uno su Le virtù domestiche; s'accostò poi ai romantici, e nel 1825 contrappose al sermone Sulla mitologia del Monti un'altro sermone (Conforto a un vecchio) che suscitò le ire del poeta romagnolo. Difese anche con un sermone i Lombardi del Grossi dalle critiche che avevano suscitato, e pubblicò un saggio Del classicismo e del romanticismo e dei rispettivi errori ed abusi. Compose anche tragedie di scarso valore e due novelle in prosa, Tresmondi ed Eligi e Cristina. Le tragedie furono raccolte a Cremona nel 1841, le Prose edite e inedite a Milano, 1846.
Bibl.: G. B. Passano, Novellieri in prosa, Bologna 1864; V. Monti, Epistolario, ed. Bertoldi, VI, Firenze 1931.